Scalata francese a Telecom, faro Consob sui legami con Vivendi e sulla tempistica degli acquisti di Niel

Faro Consob sul raid di Xavier Niel su Telecom Italia. L’Authority avrebbe infatti acceso un faro sui rapporti tra Xavier Niel e Vivendi. L’accertamento di un eventuale legame tra la presenza dei due investitori in Telecom potrebbe infatti far scattare l’obbligo d’Opa che, per un gruppo come Telecom, sorge al superamento della soglia del 25%. Ma ci sarebbe anche un altro nodo da sciogliere. Niel ha infatti denunciato soltanto ieri alla Consob la sua posizione su Telecom Italia, ma era da diverso tempo che quella stessa posizione era in fase di costruzione. Da quanto tempo? Ufficialmente Niel ha denunciato la sua posizione nell’ultimo giorno utile, cioè il quinto. L’imprenditore francese detiene infatti dal 21 ottobre la quota attraverso Rock Investment. Il pacchetto e’ composto da una partecipazione potenziale pari al 6,1% derivante da contratti di opzione call che hanno differenti date di regolamento. In particolare, un primo pacchetto del 4,888% prevede il regolamento il 21 giugno 2016; un secondo dello 0,606% prevede il regolamento in cinque tranches “tra un giorno lavorativo precedente e tre giorni lavorativi successivi al 21 settembre 2017”; un terzo contratto sullo 0,606% sara’ regolato “tra un giorno lavorativo precedente e tre giorni lavorativi successivi al 21 novembre 2017”. Oltre a queste call, Niel ha posizioni lunghe pari al 5,109% sempre con diritto di voto. Ora sarà probabilmente compito della Consob verificare, anche su questo versante, che tutto sia stato fatto in modo regolare.