L'Atlantia dei Benetton vicina alla scelta degli advisor per il 30% di Autostrade: in campo Adia, Wren House e i fondi pensione

Atlantia pronta a vendere un 30 per cento di Autostrade. Gli azionisti dell’azienda, controllata dalla famiglia Benetton, hanno terminato il primo giro d’incontri con le principali banche d’affari per individuare i due istituti che l’affiancheranno nella valorizzazione di un 30% della controllata Autostrade per l’Italia. Gli incontri proseguiranno con l’obiettivo di trovare a stretto giro chi si occuperà del dossier. L’operazione è assai rilevante per la holding poichè potrebbe comportare un incasso assai rotondo. Secondo le stime degli analisti la partecipazione potrebbe valere oltre 5 miliardi di euro. Tuttavia, l’incasso potrebbe essere ben più elevato. Quanto ai possibili investitori, il target sarebbe certamente appetibile per i grandi fondi sovrani, da Adia a Wren House fino a Kia. Ma una piccola quota (massimo un 5%) potrebbe essere offerta anche alle casse previdenziali come Enpam ed Enasarco. Infatti una minoranza di Autostrade garantirà un rendimento costante (circa il 7%), tuttavia non ci saranno diritti di governance. Insomma, l’investitore sarà quasi totalmente passivo. Ecco perché l’operazione pare più adatta ai fondi sovrani o ai fondi pensione, rispetto ai fondi di private equity.