Riassetto azionario dell'Inter, scadono le opzioni put&call tra Thohir e Moratti. E l'ex-patron guarda all'Asia

Ancora buio fitto sui possibili compratori per la quota di minoranza di Massimo Moratti nell’Inter. L’ex-patron dell’Inter ha infatti ancora in mano una quota di minoranza del 29,5% del club nerazzurro. Ma la novità, che questa rubrica è in grado di anticipare, è che dal prossimo anno, dopo tre anni, andranno a scadere le opzioni put and call tra Erick Thohir e Moratti stesso. E, se tutto andrà secondo le attese, resterà valida una sola opzione: cioè quella concessa a Moratti stesso per cedere la sua quota (put) senza che tuttavia venga chiesto a Thohir stesso di comprarsela. Con l’anno prossimo andranno a scadere anche tutte quelle clausole contrattuali emerse due anni fa e che avrebbero permesso a Erick Thohir, nel caso si fossero verificate determinate situazioni, di poter rivendere la quota di controllo dell’Inter a Moratti stesso. In definitiva, per capirci, Thohir resterà solo alla guida e l’indonesiano non avrà alcun obbligo di comprarsi la minoranza dell’ex-patron Moratti che dovrà trovare un nuovo socio, gradito però all’indonesiano. Chi? Alcuni fedeli collaboratori vicini a Moratti confidano che molto dipenderà dalla conclusione del campionato e se l’Inter raggiungerà o meno la zona Champions o se, nella migliore delle ipotesi, riuscirà a vincere il campionato. In ogni caso l’area geografica alla quale si guarda per espandere il marchio Inter resta quella cinese, visto anche che l’obiettivo finale di Thohir nel caso in cui riuscisse a rilanciare i conti (per ora con bilancio in forte rosso e debiti infragruppo) e i risultati sportivi dell’Inter, sarebbe proprio la quotazione in una Borsa asiatica.