Saipem, la relazione Deloitte che ha dato il via libera all'investimento del Fondo Strategico

Ma il Fondo Strategico Italiano, che per statuto non può investire in aziende in perdita, come ha potuto comprare il 12,5% di Saipem, con quest’ultima che ha annunciato 866 milioni di perdite nei 9 mesi e che concluderà sicuramente quindi l’anno in rosso? Il quesito è circolato negli ambienti finanziari negli ultimi giorni. Ma l’arcano è presto spiegato. Fsi può investire infatti in aziende che siano in attivo con la gestione ordinaria. Per Saipem la mega-perdita di quest’anno deriva invece dalla gestione straordinaria, cioè è colpa delle svalutazioni decise dal gruppo guidato da Stefano Cao. Tuttavia dal punto di vista ordinario la società ha conti in ordine e quindi nel 2016, archiviate le svalutazioni, tornerà in attivo. Da notare che, secondo i rumors, il Fondo Strategico guidato da Maurizio Tamagnini si sarebbe affidato a Deloitte per avere un’opinione certa sui numeri di Saipem: l’advisor, nella sua relazione, avrebbe confermato che, tolto l’effetto delle svalutazioni, i conti sono in equilibrio.

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