Per il fondo salva-imprese di Stato in lizza Kkr, Cerberus e il Qatar

Partirà nelle prossime settimane, con l’invio della documentazione, il processo che potrebbe portare all’individuazione di uno o più investitori professionali che potrebbero partecipare con una fetta importante di capitali (tra i 200 e i 300 milioni di euro) al  fund raising del fondo salva-imprese, cioè il veicolo per la ristrutturazione e il consolidamento delle imprese strategiche promosso dal Governo.  Al lavoro sul dossier è il consulente economico del premier Matteo Renzi, Andrea Guerra. Il processo in corso di individuazione del partner estero che dovrà affiancare la Cassa Depositi e Prestiti, ma anche altri soggetti pubblici e le banche sarebbe gestito in queste settimane dall’advisor Vitale Associati.  L’obiettivo è attrarre nel fund raising investitori professionali americani come Kkr o Cerberus o altri nomi importanti attivi nel turnaround. Proprio questa tipologia di private equity, in virtù del capitale di rischio dedicato all’iniziativa, avrebbe un’influenza decisiva nella governance del fondo «salva-imprese» affiancandosi ai soci pubblici e alle banche.