Technogym verso Piazza Affari: ecco perché Nerio Alessandri si vuole quotare

Technogym procede verso Piazza Affari. Secondo quanto anticipato stamattina dal Sole 24 Ore, il processo sarebbe a uno stadio preliminare, ma la grande macchina organizzativa starebbe piano piano prendendo corpo: per Technogym, tra i leader nel mondo per le attrezzature di wellness e fitness, si potrebbero aprire le porte di Piazza Affari. La società presieduta e fondata da Nerio Alessandri, che ne è anche azionista con il 60% del capitale azionario, potrebbe dunque sfruttare il buon momento delle quotazioni, anche se al momento non sarebbe prevista una scadenza temporale per l’approdo sul mercato. Tuttavia i colloqui sono in corso: gli azionisti di Technogym (quindi Nerio Alessandri con il 60% e il fondo londinese Arle Capital Partners con il restante 40%) avrebbero avviato secondo le indiscrezioni un’attività di sondaggio con le principali banche d’affari italiane ed estere specializzate in Ipo e con alcuni studi legali. L’obiettivo è arrivare a scegliere un advisor e, successivamente se tutto andrà secondo le attese, i global coordinator bancari della quotazione. L’esame del progetto sarebbe sul tavolo degli azionisti. Restano da capire diversi dettagli di rilievo della possibile quotazione. Non sarebbe infatti ancora stato deciso quale quota di Technogym potrebbe essere collocata a Piazza Affari. Secondo i rumors in circolazione, potrebbe trattarsi di un’Opvs: cioè un’offerta pubblica di vendita e di sottoscrizione. Ma perché Technogym si quota? A cedere la quota (quindi il 40%) potrebbe infatti essere il fondo inglese Arle Capital Partners che ha ereditato la partecipazione da Candover che era entrato in Technogym nel 2008. Come è noto Candover, società quotata nella City, dopo aver conosciuto una serie di difficoltà anche a causa di alcuni investimenti in affanno come ad esempio gli yacht Ferretti ceduti due anni fa ai cinesi di Shandong heavy industry group, è stata oggetto lo scorso anno di uno spin-off da parte di alcuni manager. È così nata Arle Capital Partners che ha, appunto,ereditato la partecipazione in Technogym. Ora per il fondo sembrerebbe arrivato il momento dell’uscita e un’Opvs potrebbe essere una buona wayout, soprattutto se alla vendita si affiancherà una parte di aumento di capitale che potrebbe fornire i mezzi necessari a un maggiore sviluppo internazionale di Technogym. Del resto, l’azienda di Nerio Alessandri ha archiviato un ottimo 2014: Technogym ha chiuso l’esercizio 2014 con un fatturato di 466 milioni di euro (+13% sul 2013) e un ebitda di 64,8 (+77%). La posizione finanziaria netta si è attestata a 57,2 milioni, migliorata rispetto agli 87 milioni del 2013. Il free cash flow è pari a 34,5 milioni di euro. Nel 2014 l’export rappresenta oltre il 90% del fatturato dell’azienda con forti crescite in alcuni mercati : come Giappone e Stati Uniti oltre a mercati europei come Francia e Spagna. Il 2014 ha rappresentato inoltre un anno di svolta per Technogym grazie alla diffusione nei mercati del Technogym Ecosystem, la nuova offerta digitale dell’azienda. Technogym si è confermato anche nel 2014 marchio di riferimento per l’hotellerie di lusso: tra gli altri è fornitore di Season e St. Regis di New York, Atlantis di Dubai, Peninsula di Tokyo, Le Molitor di Parigi e Beaumont di Londra, per il settore corporate wellness Technogym ha allestito le palestre di Facebook e Google in Silicon Valley. Nel settore medicale, il Memorial Sloan Kettering Hospital di New York, la più importante struttura al mondo per la lotta al cancro, ha scelto Technogym. Nel settore sportivo Technogym è al fianco delle principali squadre agonistiche di tutto il mondo, nel 2014 si segnalano la fornitura alla Nazionale di Calcio Brasiliana ed al il Chelsea di Londra. Infine Technogym è stata nominata fornitore ufficiale delle Olimpiadi di Rio 2016: si tratta della sesta partecipazione di Technogym alle Olimpiadi. Il 2015 sarà infine per Technogym l’anno dello sviluppo del retail con il lancio di nuovi prodotti specifici tra cui MyRun, un tapis roulant per la casa collegato al tablet personale e dotato di un livello di interazione e personalizzazione completamente innovativo.