Versace, arrivate le offerte vincolanti. In pole position Blackstone e Ccmp

Sarebbero arrivate, secondo le indiscrezioni, le offerte vincolanti per la maison Versace. E agli advisor Banca Imi e Goldman Sachs affiancati dallo studio legale Gattai Minoli & Partners, sarebbero giunte sul tavolo le proposte dei soggetti finanziari scelti per questa parte finale dell’asta: cioè il fondo di private equity statunitense Ccmp, l’altro colosso finanziario americano Blackstone e il gruppo Investcorp.

L’operazione, come struttura, è già stata decisa. Il nuovo partner societario entrerà infatti con un aumento di capitale da 150 milioni di euro e verserà altri 50 milioni per comprare azioni agli attuali soci di controllo: cioè Santo e Donatella Versace, assieme alla figlia della stilista Allegra.
Secondo indiscrezioni raccolte in ambienti finanziari sarebbero due le offerte ritenute come favorite. Da una parte quella del fondo Ccmp, la cui proposta industriale sarebbe gradita ai manager della maison, guidata dall’amministratore delegato Gian Giacomo Ferraris.
A favorire questa scelta sarebbe la presenza dietro la proposta di Ccmp del manager Robert Singer, che è advisor del fondo Usa, ma anche membro molto influente del consiglio di amministrazione della griffe della Medusa per la quale ha partecipato alla stesura del piano industriale.
Ma i favori del pronostico sarebbero divisi proprio con l’altro private equity statunitense Blackstone.
Quest’ultimo, che ha come advisor Lazard, può infatti mettere sul tavolo la carta della sua presenza globale e della conoscenza dei mercati asiatici, in particolare quello cinese, che restano area fondamentali di crescita per il lusso. Queste caratteristiche sarebbero, secondo quanto riferiscono i rumors, gradite a Donatella Versace.
Resta, infine, l’offerta di Investcorp, il fondo mediorientale con sede in Bahrain che ha dalla sua parte l’esperienza maturata nell’industria del lusso, in particolare il turnaround di Gucci, e la forte presenza nel Far East. Tuttavia la proposta di Investcorp potrebbe avere meno chance di superare quelle di Blackstone e Ccmp, tranne sorprese dell’ultima ora.
La scelta del soggetto finanziario al quale concedere l’esclusiva sarebbe attesa per la fine del mese, quando la famiglia Versace prenderà una decisione assieme al management.
Probabilmente a fare la differenza saranno i piani di sviluppo offerti dai possibili soci, visto che sul lato finanziario la valutazione della maison sembra più o meno allineata attorno al miliardo di euro.
Il progetto industriale deciso dall’amministratore delegato Gian Giacomo Ferraris sembra infatti ormai ben definito con numeri ambiziosi. L’azienda della Medusa ha già archiviato 408,7 milioni di euro di giro d’affari nel 2012, mentre nel 2013 si è avvicinata ai 500 milioni. Entro il 2016 l’obiettivo è quello di arrivare a quota 800 milioni di euro.
Il nuovo socio finanziario dovrebbe fare da volano allo sviluppo, soprattutto in prospettiva dello sbarco a Piazza Affari della maison nel giro di qualche anno.