Carlyle e Api in pole position per le stazioni di servizio Total Erg

Si starebbe apprestando a partire, in novembre, la cessione della catena di stazioni di servizio TotalErg. Dopo il sondaggio degli scorsi mesi con gli advisor Hsbc e Rothschild, l’asta dovrebbe iniziare entro fine anno, anche se è ancora in corso di definizione l’esatto perimetro di vendita. TotalErg possiede circa 2.600 stazioni di servizio in Italia con una quota di mercato di circa l’11 per cento. Nel 2015 la joint venture, posseduta al 51% da Erg e per la quota restante da Total, ha registrato utili per 144 milioni di euro, mentre nei primi sei mesi di quest’anno ha archiviato utili per 53 milioni con un debito di 246 milioni. L’operazione potrebbe valere fino a 700 milioni, a seconda degli attività messe in vendita. Ma chi potrebbe essere interessato alla catena di distributori? Il boccone potrebbe provocare un salto dimensionale importante per gli operatori strategici come ad esempio Api della famiglia Brachetti Peretti, mentre per chiari motivi antitrust sembra fuori gara Eni come pure il gruppo Q8 che sta ancora digerendo l’acquisizione delle attività di distribuzione di carburanti Shell in Italia, operazione che gli ha consentito di diventare il secondo operatore nel mercato petrolifero del Paese dopo la stessa Eni. Ma il deal TotalErg potrebbe essere soprattutto interessante per alcuni private equity come Carlyle, tra i piu’ convinti sul dossier, ma anche Terra Firma, visto che entrambi vantano una consolidata esperienza nel settore petrolifero.