Finint, accordo in vista tra Marchi e De Vido. Ma per il riassetto di Save occorre aspettare il 2019

Avvicinamento in vista tra Marchi e De Vido, soci al 50% della holding Finint che controlla indirettamente il 59.6% di SAVE (attraverso un patto di sindacato con Morgan Stanley). Secondo i vari rumors sulla vicenda, ormai da qualche giorno sotto i riflettori dei media, per fare cassa e far rientrare De Vido (che avrebbe debiti per circa 70 milioni), Finint cederebbe una quota di minoranza in Save pari a circa il 10% (che ai prezzi attuali vale 93 milioni), che gli permetterebbe di mantenere la maggioranza. Recentemente Atlantia ha acquistato il 21.3% di Save ed è interessato ad arrotondare la partecipazione. Cedere azioni sul mercato sarebbe complicato dato lo scarso flottante, tuttavia ora che è presente un socio industriale come Atlantia nell`azionariato è più semplice trovare un compratore per quote minori. Nel 2019 verrà invece a scadere il patto di sindacato che lega Finint a Morgan Stanley (che detiene indirettamente il 25.4% di Save). Ebbene, sono prevedibili dunque grossi riassetti azionari a breve? Gli analisti più puntuali nell’analisi sulla vicenda sono quelli di Equita che ritengono che, nonostante un eventuale accordo tra Marchi e De Vido e la limatura della quota che permetterebbe di mantenere il controllo di Save nelle mani di Finint, l`appeal speculativo sul titolo resti per la scadenza del patto di sindacato nel 2019.