Boscolo, una decina le offerte arrivate per gli hotel e per tutto il gruppo

Si avvicina il riassetto del gruppo Boscolo. Sono una decina le offerte, non sollecitate, arrivate per diverse attivita’ della catena alberghiera: per alcuni degli alberghi, per tutto il perimetro e, infine, per una parte di quest’ultimo. Ma resta da capire cosa succedera’ entro il 30 giugno, quando si verra’ a rompere uno dei covenant con le banche, che chiedono la restituzione di una tranche da 80 milioni dei prestiti complessivi (a quota 330 milioni) con la possibilita’ di escutere il pegno. Ma uno dei fratelli, Giorgio Boscolo, che recentemente ha preso la guida nella famiglia, non ritiene necessario vendere tutto il gruppo per adempiere agli impegni con le banche: l’azienda starebbe ritornando ad essere redditizia grazie a un Mol superiore alle attese (nel 2012-2015 +60%, quindi superiore di 10 milioni di euro al piano), e invece punterebbe a vendere alcuni asset come da piano industriale (gli alberghi di Nizza, Venezia e Firenze) oppure a cercare un socio. Cosi’ Giorgio Boscolo, assistito dallo studio legale Dal Piper, avrebbe contattato Mediobanca per valutare opzioni di rafforzamento del capitale: l’obiettivo e’ ridurre l’esposizione verso le banche a 250 milioni dagli attuali 330 milioni. Venerdì ci sarebbe dovuto essere un incontro con le banche, saltato però a causa del risultato del referendum inglese.
Per l’intero perimetro del gruppo sarebbero arrivate offerte da Starwood (assistito dallo studio Dentons), che avrebbe offerto 350 milioni, ma anche dal colosso finanziario di New York Blackstone (in Italia seguito dal manager Paolo Bottelli e assistito dai legali di Lombardi Molinari Segni). Le offerte di questi soggetti valuterebbero il gruppo più o meno quanto i debiti, proposte che Giorgio Boscolo non ritiene adeguate. Proprio Giorgio ha preso la guida del gruppo, dopo alcuni contrasti con il fratello Angelo.
Insomma, il riassetto, oltre all’inevitabile contraddittorio con le banche, è soggetto anche a tensioni familiari. Il patron della catena Giorgio ritiene in ogni caso che il piano di risanamento del gruppo padovano, focalizzato sul riposizionamento sul segmento cinque stelle, stia dando dando i primi risultati: a fine 2015 i ricavi avrebbero sfiorato i 180 milioni di euro con un margine operativo lordo di 28 milioni di euro, di cui 26 relativi alla parte alberghiera. In questo 2016 si punterebbe invece sopra quota 30 milioni. In tale situazione la Cdp sarebbe invece alla finestra pronta a valutare un investimento in Boscolo per perseguire il progetto di aggregazioni e consolidamento nel settore del turismo.