I colossi cinesi del biomedicale puntano su Esaote

Opzione Borsa o compratore cinese per il gruppo Esaote? Negli ambienti finanziari, secondo quanto risulta a questa rubrica, si scommetterebbe sull’ingresso in campo di qualche compratore asiatico, in particolar modo cinese. Proprio i gruppi di Pechino infatti potrebbero essere i maggiori interessati alla tecnologia biomedicale di Esaote in quanto le apparecchiature del gruppo genovese ben si adattano alla realtà degli ospedali cinesi, in particolar modo nelle province del Paese che necessitano di tecnologia all’avanguardia. Un mercato potenziale enorme per Esaote, che nel passato si è molto focalizzato sull’Italia e ha sofferto il taglio alla spesa sanitaria. In passato, si era parlato di un interessamento di Fosun per il dossier. L’azionista di riferimento di Esaote è attualmente il fondo d’investimento Ares Life Sciences del miliardario elvetico Ernesto Bertarelli con una quota attorno al 40 per cento, seguito da altri azionisti come Imi Investimenti, Mp Venture, Equinox e Banca Carige con il restante 60 per cento: una compagine di azionisti finanziari che potrebbe dunque aver deciso di avviare il processo di uscita dal gruppo. Ares Life Sciences è entrato come azionista di riferimento nel capitale di Esaote nel 2009 mettendo sul piatto una cifra di 280 milioni di euro.