Cartiere Fedrigoni, la cordata a tre guidata da Edizione dei Benetton gioca il jolly

Sembra vicino il riassetto di Fedrigoni grazie a una cordata di tre investitori. Proprio Il Sole 24 Ore e questa rubrica ha anticipato per prima dell’interesse della famiglia Benetton e della Edizione Holding per la storica azienda cartaria italiana. Due settimane fa abbiamo dato conto di alcuni incontri cruciali per un ingresso nell’azionariato degli stessi Benetton. Ma Edizione punta ad investire con una cospicua minoranza. Ecco allora il piano della cassaforte di Ponzano per riunire alti due investitori e rilevare un’ampia maggioranza della Fedrigoni stessa. L’alleato di Edizione Holding sul dossier potrebbe essere il fondo sovrano Gic di Singapore, come indicato dal Corriere della Sera qualche giorno fa? Dunque proprio il gruppo di Singapore -ex socio di Sintonia- secondo azionista con l’8,1% di Atlantia dopo gli stessi Benetton? Resta da capire se la notizia sarà confermata. Ma si cerca comunque anche un terzo partner, sempre un investitore internazionale secondo i rumors. Fedrigoni, con oltre 900 milioni di ricavi, è infatti un gruppo globale: e’ uno dei pochi fornitori della Bce per la stampa in euro, rupie, yuan, carte per assegni e passaporti, grazie alle tecnologie delle Cartiere Miliani di Fabriano. Diventa quindi un investimento interessante anche per i fondi sovrani per le prospettiva di espansione internazionale. Sul dossier sta lavorando come consulente la Poyry, societa’ di Helsinki, esperta dei big nordici della carta che starebbe redigendo un piano di sviluppo internazionale del business. Edizione e Gic (e un terzo alleato che si unirà) investiranno solamente tramite equity e con poco debito. Infatti uno degli ostacoli che, nel recente passato, ha fatto saltare diverse operazioni dei fondi di private equity su Fedrigoni è stata la possibile “leva” utilizzabile nell’operazione: così sono fallite le transazioni con Charme e altri fondi Usa. Tuttavia sull’esito delle trattative avranno un ruolo fondamentale le scelte sia della famiglia Fedrigoni sia dell’amministratore delegato Claudio Alfonsi.