Niel, Berrebi, Reznicovich: il triangolo franco-israeliano-russo che rischia di coinvolgere Telecom Italia

Un francese, un israeliano e un russo. C’è ne è abbastanza per scrivere un trhiller di finanza globale. Il francese in questione è Xavier Niel, l’imprenditore transalpino creatore di Ilad che è salito al 15 per cento di Telecom Italia, tramite un’operazione che al momento sembra soltanto finanziaria, visto che le opzioni saranno esercitabili a partire dal prossimo anno. L’israeliano è Jeremie Berrebi, indicato come uno dei 40 uomini più influenti d’Israele. Proprio Berrebi è stato per tanti anni amico e fedele compagno di affari di Niel, ma in maggio le strade di Niel e Berrebi (che erano soci in Kima Ventures) si sono separate. Infine c’è il russo, si tratta di Alexej Reznicovich, attuale amministratore delegato di Letter One oltre che presente nel Cda di Vimpelcom e Altimo. Letter One è il veicolo di Michail Fridman, l’olicarca russo che di recente ha fatto un’offerta da 4 miliardi di dollari al gruppo brasiliano Oi per l’integrazione con Tim Brasil, controllata di Telecom Italia. Proprio le relazioni tra Reznicovich e Berrebi si sarebbero saldate negli ultimi mesi al punto che Berrebi è entrato nel Cda di Letter One. Dunque ricapitolando: Niel (il francese), Berrebi (l’israeliano), Reznicovich (il russo). Si conoscono, si parlano, gestiscono dalle loro stanze di controllo il futuro della tecnologia e delle Tlc globali: con interessi in Francia, Israele, Russia, Norvegia, Stati Uniti e America Latina. Tutta una coincidenza oppure c’è qualcosa che bolle in pentola per Telecom Italia?