Mv Agusta e il progetto di fusione con Ducati con l'appoggio di un private equity

Un grande polo italiano delle moto, una sorta di Made in Italy delle due ruote. E’ l’idea che da qualche tempo sta balenando nella testa di diversi banker e soprattutto della famiglia Castiglioni, proprietari della Mv Agusta. L’idea non è affatto irrealizzabile: Mv Agusta punterebbe infatti a fare da polo di aggregazione di altri marchi delle due ruote. Dopo la ristrutturazione, il gruppo di Varese ha cominciato a macinare risultati e punta ora all’Ipo. L’obiettivo della famiglia Castiglioni sarebbe quello, prima o dopo l’Ipo, di aggregare altri marchi italiani (o stranieri) di grande nome. Uno di questi resta sicuramente Ducati. Per quest’ultimo i riflettori del mercato sono puntati sulle mosse di Volkswagen, che ne è l’attuale azionista. Ma il colosso tedesco è di fronte a una pesante ristrutturazione in seguito allo scandalo delle emissioni. Ma sul mercato potrebbe finire anche un altro marchio, questa volta estero, come Triumph. Infine gli occhi sono puntati anche su Moto Guzzi, ora di Piaggio. Di sicuro, sembra che Mv Agusta, per finalizzare un piano del genere, avrà bisogno di un socio di peso, magari un fondo di private equity che potrebbe entrare prima della quotazione.

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