La cessione di Trussardi e quelle avances passate dei reali del Qatar

Il gruppo Trussardi procede verso il riassetto azionario. Il gruppo guidato da Tomaso Trussardi, secondo indiscrezioni, starebbe cercando un partner. A rilanciare i rumors è stato ieri il servizio di intelligence internazionale Mergermarket. Sarebbe così stato affidato un incarico alla banca d’affari statunitense Citigroup. La famiglia, sempre secondo le indiscrezioni, starebbe valutando diverse strade di valorizzazione del gruppo, ma sarebbe disponibile a valutare soltanto la cessione di una quota di minoranza. Contattata dal «Sole 24 Ore», l’azienda non ha voluto commentare i rumors. Il gruppo bergamasco nel 2014 ha chiuso il bilancio con un giro d’affari di 150 milioni di euro, ma con l’ultima riga di bilancio in rosso per quasi 7 milioni di euro. Di sicuro, la mossa sembra aprire per Trussardi opzioni di crescita simili a quelle già scelte da altri gruppi della moda italiani: basta pensare a Versace, dove la famiglia si è affiancata a Blackstone, oppure a Roberto Cavalli, ceduta a Clessidra. Nel lusso, a forte intensità di capitale, la necessità di effettuare forti investimenti per la crescita, soprattutto nei Paesi emergenti, sta infatti convincendo sempre di più le società del settore a valutare partnership azionarie con i gruppi finanziari. Da notare che un anno fa la famiglia reale del Qatar, con lo stesso veicolo che ha rilevato Valentino, ha offerto 22 volte il Mol per l’azienda. Ma ora pare difficile una valutazione del genere per Trussardi, soprattutto se verrà ceduta soltanto una minoranza.