Mondadori-Rizzoli potrebbe annichilire gli avversari. Le attese Antitrust su Bompiani e le mosse di Gems e Feltrinelli

Diciamolo chiaramente. Al di la’ delle dichiarazioni “patriottiche” di Marina Berlusconi (“investiamo in Italia e manterremo Rizzoli italiana”) l’unione Mondadori-Rizzoli nei libri ha un unico effetto dirompente. Cioè crea un operatore che sara’ in grado di annichilire gli avversari. Non sono soltanto le quote di mercato a sancire cio’: nel Trade al 24,4 per cento di Mondadori si unirà il 9,9 per cento di Rcs libri per un complessivo 34,3 per cento. Nell’Educational invece al 13 per cento di Mondadori si aggiungerà l’11,8 per cento di Rizzoli per arrivare al 24,8 per cento. Insomma, quote ben al di sopra dei competitor, se si pensa che nel Trade la casa editrice più vicina e’ il gruppo Mauri Spagnol Gems con il 10,2 per cento, mentre nell’Educational e’ Zanichelli con il 17,8 per cento. Al di la’ delle quote di mercato infatti l’unione rischia di mettere in forte difficoltà gli avversari storici per altre ragioni: le sinergie ottenibili potranno infatti rendere più forte Mondadori-Rizzoli, che in pochi anni potrebbe dominare ancor di più il mercato rispetto agli avversari che non hanno economie di scala. Inoltre Mondadori potrà far leva sulla redditività più bassa (rispetto a Segrate) di Rizzoli. La redditività di quest’ultima verra’ quindi portata alla pari di quella di Mondadori. Infine nel Trade la nuova entità riuscirà a detenere in portafoglio tutti i maggiori e più venduti autori e gia’ questo e’ un fattore in grado di annichilire gli avversari. Questi ultimi dunque che potranno fare? Se non interverrà l’Antitrust ( si ipotizza secondo i rumors una cessione di Bompiani sulla quale avrebbe già messo gli occhi Mauri Spagnol), l’unica possibilità per i competitor sara’ unirsi a propria volta visto che il mercato italiano e’ molto parcellizzato con un 40 per cento di piccoli editori. Per case editrici come Feltrinelli (della storica avversaria di Segrate Inge), che ha sempre guardato alla crescita interna, l’unica soluzione saranno operazioni straordinarie. L’alternativa potrebbe essere l’impoverimento del giro d’affari di tutte le case editrici piccole e medie, che non otterranno economie di scala per fare importanti investimenti su crescita e digitalizzazione..