Le nozze Wind-3 aprono al risiko italiano: occhi su Vodafone-Fastweb e sulle mosse di Vivendi in Telecom

Lo scorso primo luglio avevamo anticipato la chiusura dell’operazione Wind-3 Italia indicando come scadenza Ferragosto. L’unione è arrivata una settimana prima di questa data, ma ora secondo quanto risulta a questa rubrica potrebbe veramente avviarsi una stagione di grandi cambiamenti nel settore della telefonia italiana. Si sapeva che la riduzione da 4 a 3 operatori avrebbe aiutato il settore. Ma c’è di più. Le nozze tra Wind e 3 aprono infatti le danze tra gli altri operatori. Da una parte Vodafone che è attesa a una acquisizione in Italia: il target si sa da tempo ed è Fastweb, che oggi è in mano agli svizzeri di Swisscom. E’ una questione di prezzo ma alla fine è prevedibile pensare che Vodafone riuscirà a mettere a segno l’acquisizione di Fastweb. C’è poi il dossier Telecom Italia, che con l’arrivo dei francesi di Vivendi è diventata (come lo era già con gli spagnoli di Telefonica) una società in cerca d’autore. C’è da aggiungere che il governo sta premendo per gli investimenti sulla rete di nuova generazione. Che succederà allora a Telecom Italia? E’ probabile, malgrado le belle parole di rassicurazione dei francesi, che la presenza di Vivendi sia solo temporanea, propedeutica all’arrivo di nuovi azionisti sulla plancia di comando di Telecom Italia. Insomma, dopo Wind-3 nulla sarà più come prima.