Il progetto (quasi impossibile) di realizzare il matrimonio Riello-Ferroli sotto l'egida del Governo

Un matrimonio tra le caldaie veronesi di Ferroli e quelle di Riello da realizzare con i buoni auspici del Governo? L’ipotesi, circolata in questi giorni trova abbastanza scettici gli addetti ai lavori del mondo della finanza. L’ipotesi è circolata sulla scia del tavolo aperto dal ministero dello Sviluppo sulla Ferroli, tavolo allargato anche alla Riello di Legnago. In realtà il matrimonio tra i due gruppi circola come ipotesi da anni ma non si è mai riusciti a far quadrare l’operazione. Ferroli, gruppo di San Bonifacio, ha infatti un business sotto pressione finanziaria ma anche il giro d’affari ha accusato con la crisi qualche flessione. Al contrario, i problemi di Riello sono quasi esclusivamente finanziari, visto che il business va bene. Per Ferroli proprio in questi giorni è stata inoltre aperta la domanda di concordato preventivo in continuità per dare avvio al 182 bis, un accordo per la ristrutturazione del debito. Nell’azionariato entrerà la management company Oxy Capital, che conta sui capitali dell’investitore inglese Attestor Capital.

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