Yoox studia la fusione con l'inglese Net-a-Porter per difendersi dall'attacco di Amazon. Ecco il dietro le quinte

Yoox e l’inglese Net-a-Porter ristudiano la fusione. Si tratta di un progetto nato un anno e mezzo fa e che proprio Il Sole 24 Ore aveva svelato nell’ottobre del 2013 rivelando le discussioni in corso tra fondatrice di Net-a-Porter, Natalie Massenet, e Federico Marchetti, fondatore di Yoox. A quel tempo le trattative non andarono pero’ in porto per l’opposizione alle condizioni dell’accordo di Natalie Massenet, poco propensa ad accettare la proposta di Federico Marchetti. Ma veniamo all’attualita’: secondo il Sunday Times le discussioni si starebbero concretizzando. Ma secondo quanto riporta il giornale inglese si tratterebbe di un’acquisizione piu che di una fusione alla pari. Yoox offrirebbe all’azionista Compagnie Financiere Richemont infatti 1,3 miliardi sterline (1,85 miliardi di euro). Non e’ dato sapere se la proposta sia tutta cash (poco probabile) o con una componente carta. Ma come mai sono riprese le trattative? Secondo alcuni addetti ai lavori a far muovere Yoox sarebbe stato l’affondo del colosso americano Amazon che avrebbe offerto due miliardi di dollari a Compagnie Financiere Richemont per la controllata Net-a-Porter. Ovvio che l’ingresso di un colosso come Amazon sul mercato europeo delle vendite online del lusso potrebbe sparigliare le carte fra i concorrenti come Yoox. Ecco quindi attesa la contro-mossa del gruppo italiano. Ps: un anno fa gli advisor della fusione tra Yoox e Net-a-Porter erano stati Banca Imi e Goldman Sachs per Yoox e Nomura per Richemont. Erano stati coinvolti anche i legali di Erede e D’Urso. Che la pattuglia di consulenti sia la stessa di un anno fa?