Telefonica verso aumento di capitale da 3,6 miliardi per liquidare Vivendi sull'affaire Gvt

Si scalda il mercato brasiliano delle telecomunicazioni. Il colosso spagnolo Telefonica sta infatti scaldando i motori per lanciare un aumento di capitale da 3,6 miliardi di euro propedeutico all’acquisizione dell’operatore Gvt dalla francese Vivendi. L’aumento di capitale riguarderà sia la capogruppo Telefonica sia Telefonica Brasile e prenderà avvio dopo le autorizzazioni degli enti regolatori. L’operazione, che era stata già prevista nell’estate scorsa nel prospetto di offerta su Gvt ma della quale non si conosceva l’esatta entità, si è resa necessaria per venire incontro alle richieste di Vivendi: il gruppo francese ha infatti preteso, all’atto della scelta della super-offerta di Telefonica (preferita a quella di Telecom Italia), che la proposta avesse una forte componente cash. Nell’operazione, chiusa a settembre, Vivendi ha infatti ottenuto 4,66 miliardi in contanti (dai quali dedurre circa 450 milioni di debito bancario e rettifiche al capitale circolante), il 7,4% di Telefonica Brasil e 1,11 miliardi di azioni ordinarie Telecom Italia (pari all’8,3% del capitale ordinario del gruppo italiano). Da allora la società telefonica iberica presieduta da César Alierta ha definito tutti i paletti finanziari dell’operazione. Ora sarebbe stata decisa anche l’entità dell’aumento di capitale da destinare al mercato per finanziare l’offerta su Gvt: appunto, si parlerebbe di un’iniezione di risorse per 3,6 miliardi di euro, che saranno garantite da un pool di banche internazionali. A fianco di Telefonica nell’aumento dovrebbero infatti scendere le americane Jp Morgan e Morgan Stanley, le spagnole Bbva e Santander e la brasiliana Banco Itau.