Saipem, quando Scaroni voleva la fusione con la norvegese Subsea 7

Il mercato attende le mosse su Saipem dell’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi con gli aggiornamenti sul piano strategico previsto il prossimo 31 luglio. E, negli ambienti finanziari, si accettano scommessse su quale sarà il futuro della controllata. La maggior parte degli addetti ai lavori, ritiene che Descalzi abbia già deciso di cedere Saipem e le banche d’affari avrebbero già sentito il rumors nell’aria cercando di posizionarsi sul dossier per ottenere un incarico di advisory sull’operazione che potrebbe valere 3 miliardi. Sull’operazione il precedente Ad, Paolo Scaroni, aveva infatti dato un incarico a Goldman Sachs ma resta da capire se quel mandato sia o meno concluso con il cambio del top management. Proprio Scaroni, del resto, sembra che avesse per Saipem un’idea leggermente diversa da Descalzi, visto che Scaroni era dell’opinione di realizzare una fusione con il gruppo norvegese Subsea 7, operazione che secondo quanto risulta al Sole 24 Ore era stata molto vicina alla chiusura e sul punto di essere annunciata.