Sisal e il settore delle scommesse sono ormai sotto osservazione da qualche mese. A muoversi sono banche d'affari ed esperti del settore. Il dossier più caldo è quello di Sisal. La strada maestra per l'azienda è l'Ipo, come indicato ormai da oltre un anno dagli azionisti del gruppo: cioè i fondi di private equity Permira, Apax e Clessidra. Su questa via stanno dunque proseguendo le trattative con le banche d'affari (Deutsche Bank, l’istituto tedesco che ha fatto da capofila per l’emissione del bond high yeld da 275 milioni, e Banca Imi) per arrivare a debuttare a Piazza Affari al più tardi all'inizio del prossimo anno. La valutazione di Sisal potrebbe essere di un miliardo di euro.
Ma c'è un'altra strada, che alcune banche d'affari avrebbero ventilato negli ultimi tempi. E se Sisal, invece di essere quotata, dovesse essere ceduta a un competitor italiano come ad esempio Lottomatica? Al momento non ci sarebbe nulla di concreto ma l'ipotesi non sarebbe così fantasiosa: anzi, gli stessi soci di Sisal l'avrebbero presa in considerazione. Sarebbe realizzabile un matrimonio Sisal-Lottomatica? Alcuni credono che ci potrebbero essere problemi di antitrust, ma in realtà l'unione sarebbe stata esaminata da alcuni esperti del settore che sarebbero arrivati alla conclusione che il matrimonio è possibile: dovrebbero essere infatti ceduti soltanto alcuni asset in sovrapposizione nel settore delle scommesse sportive. Si tratta di fantafinanza o l'ipotesi potrebbe prendere il posto all'Ipo?