Al via l'esodo di UniCredit nella nuova sede-grattacielo: 3mila dipendenti alla prova della "scrivania virtuale"

Sarà un vero e proprio esodo quello che attende i dipendenti UniCredit nelle prossime due settimane. Tra i 3mila e i 4mila dipendenti di piazza Cordusio stanno infatti preparando gli scatoloni per prendere posto nella nuova sede milanese, il grattacielo avveniristico costruito nella zona di corso Como-piazza Garibaldi all'interno del quartiere realizzato dal gruppo Hines di Manfredi Catella. Un esodo lento e progressivo che inizierà appunto a metà marzo per finire nei prossimi mesi.

Ma, secondo i rumors, l'entusiasmo per il trasferimento si mescola a qualche interrogativo. Nelle presentazioni che sono state fatte è emerso infatti il tema della "scrivania virtuale".

Ogni dipendente infatti avrà un suo computer che sarà utilizzabile, una volta digitata la password personale, su qualsiasi scrivania, in modo da rendere il più flessibile possibile l'organizzazione del lavoro. Ma, in questo modo, molti dei dipendenti non avranno una propria scrivania ma potranno cambiare postazione ogni volta, a seconda delle necessità e delle presenze in ufficio. Soprattutto quelli per i quali non è necessaria una scrivania tutti i giorni, per esempio quelli che svolgono attività commerciale o sono spesso in giro per lavoro: è infatti stato calcolato che circa il 10 per cento delle scrivanie rimane non utilizzato.

Poi, una volta finito il lavoro, il computer portatile potrà essere chiuso nell'armadietto. E, anche in questo caso, la scelta sarà all'insegna della snellezza. Armadietti piccoli in puro stile americano, tanto che in questi giorni molti dipendenti UniCredit starebbero facendo la selezione delle cose da tenere e di quelle da gettare. Infine la mensa: secondo i boatos da piazza Cordusio sarebbe da circa 250-300 posti. Un po' piccola visto che i dipendenti sono qualche migliaio. Tuttavia ad ogni piano dovrebbe esserci un'area ristoro, con cucine apposite…

E il prossimo passo futuro, secondo quanto fatto trapelare nelle presentazioni, potrebbe essere quello del telelavoro. Nel frattempo si cerca un nuovo inquilino per i palazzi che UniCredit libererà in centro Milano, molti dei quali sono di proprietà di Beni Stabili Sgr.