Versace dice no all'emiro del Qatar

I Versace resistono (per ora) al potere dei petrol-dollari. Infatti, secondo i boatos che circolano tra gli addetti ai lavori, i tre soci della griffe della moda (Santo e Donatella Versace, fratello e sorella, più la nipote Allegra Versace) avrebbero respinto al mittente le avance arrivate dal Qatar, che si sarebbe fatto avanti con il braccio finanziario Mayholla for Investment, società del Qatar riconducibile allo sceiccco Hamad bin Kalahlifa al Thani. Lo stesso, cioè, che ha rilevato lo scorso anno dal private equity Permira la maison Valentino.

Secondo i rumors infatti i soci di Versace starebbero sondando, assieme ai consulenti Banca Imi e Goldman Sachs, opportunità di crescita con lo sviluppo in particolare in Asia. Ma la strada prescelta, secondo le indiscrezioni, non dovrebbe essere quella della cessione di una quota (minoranza o maggioranza dell'azienda a un investitore) bensì una soluzione intermedia. Si parla di una quotazione oppure del ricorso a nuove linee di credito o strumenti bancari. Santo, Donatella e Allegra non vedrebbero infatti di buon occhio l'ingresso di un investitore a cui dovrebbero giocoforza concedere una certa influenza nella governance aziendale…