La causa tra Mogol e gli eredi di Battisti manda in rosso Acqua Azzurra

La causa tra Mogol e gli eredi di Lucio Battisti manda in rosso per la prima volta il bilancio di Edizioni Musicali Acqua Azzurra Srl, la società che gestisce i diritti di utilizzazione delle canzoni di Battisti e del suo paroliere. La società, in liquidazione da quest’anno, secondo i documenti consultati da Radiocor, ha riportato una perdita di 1,6 milioni di euro a fine 2016, contro un utile di 510mila euro l’anno precedente. All’origine del risultato negativo gli oneri derivati dal fatto che, nel luglio del 2016, c’è stata la sentenza di primo grado della causa promossa da Giulio Rapetti, in arte Mogol, contro la stessa società e la vedova di Lucio Battisti ai quali chiedeva 8 milioni di euro. Il tribunale di Milano ha parzialmente accolto le richieste di Mogol, condannando Acqua Azzurra a pagare all’autore 2 milioni e 651mila euro. In attesa della sentenza di appello, prevista per la prossima primavera, Rapetti ha fatto richiesta di pignoramento dei beni della società, bloccando le sue disponibilità liquide depositate in un conto corrente, che ammontano a 1,2 milioni di euro. “A seguito dell’esito della causa Mogol e dell’azione da quest’ultimo avviata per il recupero delle somme liquidate a titolo di risarcimento, le disponibilità finanziarie della società si sono pressoché azzerate e i flussi di cassa maturandi presso la Siae sono oggetto di pignoramento da parte di Mogol”, si legge nel verbale dell’assemblea per l’approvazione del bilancio 2016.