Clessidra valuta il futuro della controllata Acetum

Clessidra, uno degli storici fondi di private equity italiani ora sotto la proprietà dell’Italmobiliare della famiglia Pesenti, si trova a decidere il futuro di Acetum, tra i più noti produttori di aceto balsamico in Italia. La partecipazione di controllo dell’azienda con sede a Cavezzo (in provincia di Modena) era stata comprata nel 2015 e a vendere era stato l’imprenditore Cesare Mazzetti. A quel tempo per l’acquisizione si era speso proprio lo scomparso Claudio Sposito, fondatore di Clessidra.Da allora l’azienda è cresciuta molto e, secondo qualche indiscrezione, avrebbe raggiunto una valutazione di circa 400 milioni di euro, tenendo conto dei multipli del settore. Cosa fare dunque di Acetum? Da qualche tempo circolano rumors su una possibile cessione, dove potrebbe essere coinvolta la banca d’affari Goldman Sachs, ma il realtà l’obiettivo del fondo sponsorizzato da Italmobiliare sarebbe un altro: fare di Acetum la piattaforma per un eventuale consolidamento nel settore. E gli incarichi alle banche d’affari sarebbero proprio stati dati in quest’ottica.