C’è una strada possibile nel risiko futuro delle telecomunicazioni. È la via che potrebbe portare diritto al magnate messicano delle Tlc, Carlos Slim. Slim, è risaputo, ha tanti soldi da investire ed è interessato ai gruppi della telefonia in Europa. Ovviamente si parla di scenari, di progetti che per ora sono nella testa di banche d’affari e dei diretti interessati.
Ma sono scenari noti tra gli addetti ai lavori. Lo stesso Franco Bernabè sa che il futuro di Telecom Italia dovrà presto tenere conto di quello che sta avvenendo a livello europeo. Anche perché la società potrebbe presto avere bisogno di un aumento di capitale e, con il patto in scadenza, resta da capire chi tra gli azionisti di Telco (Telefonica, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Generali, con queste ultime due in uscita) ci metterà i soldi. Quella data si avvicina sempre di più ed è ovvio che bisogna cercare ipotesi alternative di operazione straodinaria, dopo che la fusione con 3 Italia è tramontata.
Si parla sempre di ipotesi: al momento non c’è nulla di concreto. Ma le opzioni sono sul tavolo. C’è l’ipotesi Vivendi, che pare difficile da realizzare in quanto il colosso francese (tra i cui soci c’è Vincent Bollorè) è molto indebitato. C’è poi sempre l’americana At&T che ha parecchia cassa da investire, ha già provato a comprare Telefonica in Spagna e non è da escudere che ci possa provare anche con Telecom Italia. Ma c’è un’opzione che starebbe prendendo piede nelle ultime settimane. Porta ancora a Carlos Slim, il magnate a capo di una holding delle telecomunicazioni con ricavi attorno ai 45 miliardi di euro.
Slim aveva già provato a entrare in Italia nel 2007, quando in Telecom c’era ancora Marco Tronchetti Provera. Proprio per opporsi a Slim, Telefonica aveva deciso di entrare in Telco. Ora la possibilità si riapre: anche perché a Slim interessa il mercato brasiliano dove è già presente con América Móvil. In Brasile Telecom Italia possiede infatti uno degli operatori più importanti del Paese sudamericano, cioè Tim Brasil. Slim, secondo alcune fonti, potrebbe avere la strada per arrivare a Telecom Italia. Una strada che parte dall’Olanda, dove la América Móvil di Carlos Slim ha lanciato l’Opa sull’olandese Kpn, di cui è già azionista (con il il 27,7%). La cessione della controllata tedesca della telefonia mobile E-Plus agli spagnoli di Telefonica non è infatti stata gradita dal patron della società americana, il quale ha informato Kpn che l’accordo di restare sotto il 30% della società, dopo questa decisione, non è più in vigore. Se dovesse conquistare Kpn, Slim potrebbe non fermarsi e proporre il passo successivo: cioè la fusione con Telecom Italia. Per ora si parla di scenari futuri. Ma l’ombra di Slim pesa di sicuro nel risiko futuro delle telecomunicazioni.