Verso l'offerta di Mediaset-Telefonica per la quota di Prisa in Digital+

Il gruppo Mediaset studia un’offerta assieme a Telefonica per la pay tv spagnola Digital+. Non cè soltanto il dossier Telecom Italia a occupare il tempo dei manager del gruppo telefonico iberico. Secondo indiscrezioni, raccolte tra gli addetti ai lavori, Telefonica starebbe infatti discutendo in questi giorni con i manager del gruppo televisivo di proprieta’ della famiglia Berlusconi anche di un altro dossier, ben più vicino geograficamente: quello del gruppo televisivo Digital+, la pay-tv detenuta dall’editore spagnolo Prisa (con il 56% dell’emittente) ma partecipata anche da Telefonica e da Mediaset, entrambi titolari del 22 per cento.
Secondo i rumors in questi giorni ci sarebbero infatti stati contatti tra i manager di Telefonica e quelli di Mediaset per strutturare un’offerta comune sul 56% in mano a Prisa, l’editore spagnolo di El Pais che ha in corso una delicata ristrutturazione finanziaria.
Prisa, che ha raggiunto un accordo con le banche per la ristrutturazione del suo debito, sta infatti puntando a cedere in tempi abbastanza rapidi le attivita’ non strategiche: come la quota in Digital+ e potrebbe quindi organizzare un’asta con la scelta di un advisor. Ma Mediaset e Telefonica, i due soci forti della pay tv iberica, sembrano poco propensi ad accettare l’ingresso di un nuovo socio, magari ingombrante, nella compagine azionaria e starebbero pensando di esercitare la prelazione ad acquistare la partecipazione del socio in difficoltà finanziarie.
Così il colosso spagnolo delle Tlc e il gruppo televisivo di Cologno starebbe pensando al modo migliore per suddividersi la quota del 56 per cento di Prisa e all’esborso finanziario necessario, oltre al nuovo governo societario che dovrebbe essere riscritto con l’uscita dell’editore spagnolo. Nel caso in cui l’operazione dovesse andare in porto, ipotesi che viene data come assai probabile da diversi addetti ai lavori, la società guidata da Giuliano Adreani e presieduta da Fedele Confalonieri e Piersilvio Berlusconi potrebbe effettuare la transazione tramite la liquidità disponibile nella controllata Mediaset España. L’operazione iberica, ritenuta strategica sul versante industriale, sarebbe anche sotto l’osservazione della holding che controlla Mediaset, cioè la Fininvest della famiglia Berlusconi guidata dall’Ad Pasquale Cannatelli. Proprio la cassaforte di Arcore negli ultimi mesi sta cercando di razionalizzare nel miglior modo il proprio portafoglio di partecipazioni (Mediaset, Mediolanum, della quale e’ stato collocato in settimana il 5,6 per cento, Mondadori e l’Ac Milan) e un’operazione di rafforzamento nel capitale di Digital+ verrebbe ritenuta compatibile con le disponibilita’ finanziarie attuali di Mediaset, anche perche’ sarebbero utilizzate le risorse nel bilancio della controllata spagnola di Cologno.
Tuttavia la situazione è in rapida evoluzione e non sono escluse sorprese: il dossier Digital+ è infatti arrivato anche alla Cnn araba Al Jazeera, che sta cercando di espandersi nel settore della pay tv europea tramite l’acquisizione da una parte di piattaforme e dall’altra dei diritti sul calcio del Vecchio Continente, come del resto sta gia’ facendo in Francia e nel Regno Unito, abbinando informazione e sport. Il colosso televisivo del Qatar, nel caso decidesse di scendere in campo, sarebbe un concorrente ingombrante in Spagna per Mediaset, tanto piu’ se si pensa che il mercato iberico sembra pronto per un assestamento delle posizioni di forza. Oltretutto lo stesso editore di El Pais controlla anche una quota del 17 per cento di Mediaset Espana, alla quale fanno riferimento i canali Telecinco e Cuatro nel mercato televisivo iberico. Insomma, la partita per la quota di Prisa sembra sul punto di iniziare e i gruppi coinvolti sembrano pronti a muoversi.