Telefonica ha smentito di stare studiando assieme a Oi e alla America Movil di Carlos Slim un'offerta per Tim Brasil. In realta' secondo i rumors si tratterebbe di un gioco delle parti. Infatti e' verissimo che Telefonica, al momento, non sta studiando alcuna offerta. Chi la sta pensando sono infatti gli altri due operatori del mercato brasiliano (oltre a Tim Brasil controllata da Telecom Italia e alla Vivo posseduta dalla stessa Telefonica): cioe' Claro di America Movil e Oi, societa' sponsorizzata dal governo brasiliano.
Ricapitolando, il piano allo studio nei prossimi mesi dovrebbe essere questo.
1) Telefonica, su richiesta dell'antitrust brasiliano, dovra' scegliere cosa vendere in Brasile dove possiede Vivo e, in modo indiretto tramite Telecom Italia, controlla di fatto Tim Brasil.
2) Sara' quindi costretta a cedere Tim Brasil, ma per farlo dovra' mettere in preventivo di veder arrivare una valutazione di almeno 10 miliardi di dollari, in modo da non veder bocciata l'offerta dal Cda Telecom Italia, dove gli indipendenti sono in allerta, e dalla marea di soci di minoranza, fra cui la Findim di Fossati.
3) A quel punto Telefonica dara' un incarico a una o piu' banche d'affari per esplorare la migliore valorizzazione delle sue attivita' brasiliane.
4) Dovrebbe partire a questo punto una sorta di processo competitivo dove saranno chiamati a fare un'offerta sia soggetti non presenti in Brasile (come l'americana Att o Vodafone) sia i gruppi casalinghi: cioe' Oi e Claro-America Movil.
5) Quello che potrebbe succedere nella fase finale e' abbastanza difficile da prevedere. Se dovesse arrivare una super offerta per Tim Brasil dagli americani di Att, i concorrenti potrebbero essere spiazzati. Ma lo scenario piu' prevedibile e' che Oi e Claro-America Movil possano strutturare un'offerta congiunta (del resto le due societa' sarebbero gia' al lavoro su questo piano) alla fine della quale ci sarebbe uno spezzatino di Tim Brasil. Alcune attivita' finirebbero, ma solo successivamente, alla stessa Telefonica che gia' possiede Vivo. In questo modo, al termine di un lungo processo, ci dovrebbe essere lo spezzatino di Tim Brasil: un'operazione che dovrebbe essere appoggiata dal governo brasiliano che e' a favore di un potenziamento delle attivita' del quarto operatore, cioe' Oi.