Il riassetto di Arca, questa volta, è davvero pronto a partire. Sarebbero stati conferiti ufficialmente negli scors giorni agli advisor Rothschild e Mediobanca gli incarichi per la vendita di Arca Sgr da parte delle banche popolari azioniste: cioè Bper, Popolare di Sondrio, Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Da segnalare che, secondo i rumors, Bper potrebbe scegliere di farsi affiancare personalmente sulla vicenda dal consulente storico Goldman Sachs, la banca d’affari americana che già sta aiutando l’istituto emiliano nel suo piano di sviluppo strategico e di possibili alleanze. Sono quindi incasellati tutti gli elementi che porteranno alla vendita di Arca. Nel giro di qualche settimana Rothschild e Mediobanca, secondo le indiscrezioni, dovrebbero realizzare un documento dove verranno analizzate le differenti opzioni strategiche per la Sgr: da una parte la cessione di una quota azionaria a un gruppo strategico, all’interno di un’alleanza più industriale, dall’altra la vendita a un gruppo finanziario, cioè un private equity. Nel primo caso in pole position ci potrebbe essere la proposta di Anima Sgr, che non a caso è già uscita ufficialmente allo scoperto portando sul tavolo dei soci di Arca un’offerta mista, tra cash e azioni, compresa tra 700 e 800 milioni di euro. In ogni caso l’asta dovrebbe partire concretamente a marzo e dovrebbe essere aperta a un gruppo ristretto di soggetti, cioè quelli che hanno mostrato le credenziali migliori per un’operazione del genere. Molti osservatori notano che comunque il processo competitivo dovrebbero prendere parte anche altri potenziali compratori differenti rispetto ai nomi già noti: nei mesi passati era infatti emerso delle manifestazioni d’interesse inviate dai fondi Ardian, Atlas Merchat, Centerbridge e dai gruppi strategici Amundi e Anima. Ma, secondo diversi addetti ai lavori, ai nastri di partenza si potrebbero presentare altri pivate equity specializzati nell’acquisto di asset di questo tipo: come Apax, oppure Clessidra. La compagine azionaria di Arca ha appena avuto un importante assestamento. Per due banche – Banco Popolare e Popolare Alto Adige – che nelle scorse settimane sono uscite dal capitale, altre due – Bper e Popolare Sondrio – hanno comprato le quote e rafforzato la posizione di primo e secondo socio. Oggi Bper detiene il 32,7% della società davanti a Pop. Sondrio (21,14%), Pop. Vicenza e Veneto Banca (entrambe al 20% circa).
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