Milan, ad Arcore il dossier Deloitte sulla «voluntary agreement»

Da una parte presunti cinesi, arabi, thailandesi. Dall’altra la necessità di fare i conti con la realtà e con i vincoli di bilancio. Al Milan, per ora, si va avanti senza guardare a futuri soci.  Così mentre si fa sempre più debole la speranza di un ingresso di Mr Bee nel Milan, tanto che si vocifera di un altro gruppo asiatico che si sarebbe fatto avanti a una cifra decisamente più bassa rispetto al miliardo richiesto da Silvio Berlusconi, l’unica certezza è il piano industriale redatto dai consulenti di Deloitte e presentato ad Arcore, allo stesso Berlusconi, la scorsa settimana. Il Milan chiederà infatti, in vista della partecipazione alle competizioni europee,  un «voluntary agreement» all’Uefa. Con questo scopo è stata redatto da Deloitte un business plan nel quale sono indicati investimenti, ricavi e perdite previste. Nel nuovo «voluntary agreement» la Uefa valuta infatti se il piano è credibile e dà la possibilità di spalmare nel tempo gli investimenti. Insomma un modo per venire incontro ai club che si autodenunciano. Il Milan ha aperto il dossier. Per i nuovi soci c’è tempo.