Poche ore alla vendita del Milan? Quel leverage buyout sul club e i misteri di Mr Bee

Domani mattina potrebbe essere il giorno X per l’AC Milan. Silvio Berlusconi dopo 29 anni come azionista di controllo del Milan, club rilevato dal Tribunale prima del fallimento e poi portato nel club ristretto delle grandi squadre d’Europa, si trovera’ infatti con l’intermediario thailandese Bee Taechaubol per un nuovo incontro, dopo quello di due giorni fa, che dovrebbe portare a un preliminare d’accordo. Il Sole 24 Ore ha anticipato qualche ora fa in un altro articolo la bozza di accordo che potrebbe essere discussa domani. Tuttavia, detto questo, restano ancora diverse domande senza risposta sulla figura di questo misterioso Bee Taechaubol, che tutti hanno soprannominato come il “broker thailandese”. Il broker, per definizione, e’ infatti uno che utilizza non i soldi suoi ma quelli degli altri. Ora le domande sorgono spontanee. Se il Paris Saint Germain ha un padrone (i reali del Qatar), se il Chelsea ha il russo Abramovich e se le altre squadre inglesi (come il Manchester City) hanno gli sceicchi milionari del caso, chi sara’ il proprietario vero del Milan? Mr Bee non sembra avere un grande patrimonio alle spalle. E il problema e’ che, con migliaia di articoli usciti nelle ultime settimane sul tema, non si e’ ancora capito chi sara’ il vero proprietario del club rossonero. Si e’ parlato di due finanziatori: la China Citic Bank e la Adb Securities di Abu Dhabi. Ma in questo caso si parla di due istituzioni finanziarie che presterebbero probabilmente denaro. Ma con quali garanzie presteranno denaro? Si parla infatti di una somma enorme: 950 milioni di valutazione del Milan e 500 milioni che verranno messi subito sul piatto da Mr Bee. L’impressione tra gli addetti ai lavori e’ che quella di Mr Bee sia una pura operazione finanziaria. In pratica, potrebbe essere definito un leverage buyout sul Milan. Si prende una grande somma a debito sperando di rimborsarla a scadenza. Come? L’obiettivo e’ la quotazione in Borsa del Milan nel giro di breve tempo. E se non si riuscisse a quotare il Milan? Beh, potrebbe essere un bel problema. Insomma, al momento, tranne che non emergano dettagli che ora non sono noti a chi scrive, l’acquisto del Milan da parte di Mr Bee e’ un cosiddetto acquisto a leva, un po’ come fanno i private equity. Del resto, proprio Mr Bee in Thailandia e’ a capo di un piccolo fondo di private equity, cioe’ Thai Prime. Il problema e’ che gli acquisti a leva nel calcio funzionano poco. Di solito (anche se non sempre), i grandi club diventano tali quando vengono acquisiti da magnati disposti a spendere centinaia di milioni. Il Berlusconi degli anni d’oro lo ha dimostrato come pure la famiglia Moratti. Insomma, a poche ore dall’accordo che dovrebbe segnare il passaggio di consegne, mi permetto di avere qualche dubbio sull’operazione. Come resta da capire anche la consistenza dello stesso Mr Bee: chi lo conosce lo descrive come un manager rampante. Mr Bee sarebbe cinese, ma cresciuto da giovane in Australia per trasferirsi a Bangkok. Tuttavia secondo i rumors in circolazione il suo inglese sarebbe abbastanza scolastico, pur definendosi di madre lingua inglese dopo gli anni vissuti in Australia. Insomma, anche Mr Bee dovra’ essere verificato alla prova dei fatti.  

  • Marillo |

    Poi, dopo avere dato €500m a Berlusconi chi mette i soldi in società? Per rilanciare il Milan tra calciomercato, nuovo stadio e perdite operative servono altri €200m – €300m. Ma chi mette sul piatto €700m – €800m?

  • Marillo |

    Poi, dopo avere dato €500m a Berlusconi chi mette i soldi in società? Per rilanciare il Milan tra calciomercato, nuovo stadio e perdite operative servono altri €200m – €300m. Ma chi mette sul piatto €700m – €800m?

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