L'ombra della spagnola Abertis sulle torri di Telecom Italia

Un doppio binario per le torri di Telecom Italia. L’Ipo della società che ha incorporato le infrastrutture dell’ex-monopolista, cioè Inwit, resta la via maestra per il gruppo guidato da Marco Patuano, ma nel frattempo Telecom Italia potrebbe aspettare offerte migliorative rispetto alla valutazione dell’Ipo. I riflettori sarebbero puntati sulla spagnola Abertis, che sta diventando aggregatore di infrastrutture per le Tlc in Europa. Il gruppo iberico è impegnato a quotare la controllata Abertis Telecom entro il 30 giugno. Fino a quel momento altre acquisizioni sembrano congelate. Ma, successivamente, si potrebbero aprire scenari solo ipotizzabili al momento. Ieri è stato il servizio Dealreporter ad anticipare l’interesse mai sopito di Abertis per  le torri di Telecom Italia: il gruppo iberico, secondo i rumors, sarebbe interessato a svolgere il ruolo di consolidatore in Italia. Ovvio che, dopo aver incamerato le  7.377 antenne di Wind per 693 milioni, potrebbe avere un grande senso industriale acquisire anche quelle di Telecom . Ma il problema restano la valutazione delle infrastrutture di Telecom e i tempi dell’operazione. Abertis è infatti ora impegnata nell’Ipo della sua controllata da lanciare entro il 30 giugno alla Borsa di Madrid, mentre Telecom punta a quotare Inwit prima dell’estate. Insomma, malgrado l’interesse, gli spagnoli potrebbero non avere il tempo necessario per formulare un’offerta. Inoltre Telecom stima Inwit attorno a 1,5 miliardi. Ora resta da capire se un possibile acquirente, come Abertis,potrà essere in grado di mettere sul tavolo almeno 17 volte il Mol (pari a 100 milioni): quindi 1,7 miliardi. Infine ad Abertis le torri Telecom potrebbero interessare, a condizione di acquisirne il controllo: ma al momento l’ex-monopolista pare intenzionato a quotare una minoranza (al massimo il 45%).