Si avvia verso la fase finale l’asta per la cessione del gruppo dolciario Balconi da parte di Clessidra. Secondo indiscrezioni prima di Natale si sarebbero infatti svolte le management presentation con i private equity finalisti in quest’ultima fase dell’asta: in corsa sarebbero rimasti, secondo i rumors, tre fondi di private equity. Al gruppo finanziario inglese Capvest, secondo quanto riportato da Mergermarket nei giorni scorsi, si sarebbero infatti uniti i fondi Lion Capital e l’altro gruppo finanziario francese Chequers Capital. Tra i soggetti più attivi ci sarebbe proprio Lion Capital, il private equity che appena tre settimane fa ha concluso l’acquisizione della catena di scarpe Pittarosso da 21 Investimenti di Alessandro Benetton e che ora punterebbe a realizzare altri investimenti in medie aziende italiane. Risulterebbe, invece, uscita dal processo d’asta il private equity del Bahrein, Investcorp. Oggi la maggioranza di Balconi, che è stata acquisita da Clessidra nel 2011, fa capo (per l’80%) al private equity fondato da Claudio Sposito, mentre il 20% è ancora in mano alla famiglia fondatrice. A vendere Balconi, 4 anni fa, a Clessidra erano stati i fondatori Michele, Fabio e Maurizio Balconi. Il prezzo era stato di circa 100 milioni e la Balconi doveva diventare una piattaforma per il consolidamento nel settore alimentare. Così sono stati comprati i wafer della veronese Baroni (una società con un fatturato di circa 25 milioni di euro) costituendo un nuovo polo dolciario nazionale nel settore dei prodotti da forno che si è andato a collocare nelle prime cinque o sei posizioni della classifica nazionale dietro marchi storici come Ferrero, Barilla, Bauli, Colussi, Galbusera e Balocco. Oltre la metà del giro d’affari di Balconi attualmente proviene dall’estero: da Paesi come Regno Unito, Francia, Germania Olanda e Penisola iberica con opportunità di espansione negli Stati Uniti e in Medio Oriente. Tanto che nell’ultimo anno il gruppo ha superato i 175 milioni di fatturato con oltre 25 milioni di Ebitda. Clessidra ha incaricato quattro mesi fa l’advisor Mediobanca di trovare una strada di valorizzazione di Balconi. Contemporaneamente i legali di D’urso Gatti Bianchi sono stati incaricati di seguire la procedura sul versante legale mentre Deloitte si sta occupando della vendor due diligence. Tra le opzioni iniziali c’era anche la quotazione del gruppo. Ma è stata poi preferita la strada della vendita a un altro fondo, quella che in termini tecnici si definisce operazione di secondary buyout. Ora si parlerebbe di una valutazione di Balconi compresa tra le 8 e le 9 volte il margine operativo lordo, sulla base di un Mol a fine 2014 di circa 26 milioni di euro. Da tenere conto che la valutazione iniziale di Balconi, al momento della partenza dell’asta, era di circa 250 milioni di euro.
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