La partita Vivendi-Gvt sul tavolo dei consiglieri indipendenti di Telecom

E’ tutto pronto per l’offerta industriale di Telecom Italia per le nozze in Europa con Vivendi e in Brasile fra Tim Brasil e Gvt. La proposta, che sara’ formalizzata nei prossimi giorni, finira’ il prossimo 28 agosto sul tavolo del board di Vivendi, che secondo i rumors potrebbe farsi affiancare da Lazard, che la segue storicamente in Francia, per valutare la migliore opzione fra quella industriale di Telecom Italia-Tim Brasil e quella piu’ finanziaria di Telefonica, cioe’ la proposta già arrivata da parte del gruppo iberico che ha messo sul piatto 6,7 miliardi di euro per Gvt.
Il piano di Telecom Italia messo a punto da Marco Patuano e dalla sua squadra di manager dovrebbe prevedere un aumento di capitale riservato a Vivendi in Telecom Italia e un aumento di capitale su Tim Brasil. La proposta industriale e finanziaria verra’ esaminata nei dettagli da un consiglio di amministrazione di Telecom Italia previsto per la prossima settimana. E l’ultimo tassello, secondo i rumors raccolti dal Sole 24 Ore, sara’ la nomina di un advisor da parte dei diversi amministratori indipendenti (per nomina Telco o dei fondi d’investimento) presenti nel board di Telecom Italia. I consiglieri indipendenti sono infatti ben 9 su 14 membri: cioe’ Davide Benello, Lucia Calvosa, Flavio Cattaneo, Laura Cioli, Francesca Cornelli, Giorgina Gallo, Denise Kingsmill, Luca Marzotto e Giorgio Valerio. La nomina di un consulente finanziario per gli amministratori indipendenti, che hanno la maggioranza in consiglio di Telecom, sara’ infatti un passaggio cruciale per dare il via libera al piano dell’amministratore delegato Marco Patuano, che l’altro ieri si e’ incontrato a Parigi con il presidente di Vivendi Vincent Bollore’ e accompagnato dall’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel. Proprio piazzetta Cuccia e’ infatti uno dei quattro advisor che stanno seguendo direttamente Telecom nell’offerta a Vivendi assieme a Citigroup, Bradesco (che si dovra’ occupare dell’aumento di capitale di Tim Brasil) e, infine, Bnp Paribas, la prima banca francese chiamata per avere piu’ influenza nei rapporti con le istituzioni transalpine. Sullo sfondo resta la contro-mossa che potrebbe giocare Telefonica: il numero uno del gruppo iberico, Cesar Alierta, avrebbe gia’ sondato in modo informale l’umore dei membri del board di Vivendi e avrebbe gia’ capito che la proposta di Telecom Italia verrebbe ritenuta piu’ interessante sul lato industriale soprattutto per la fusione in Brasile di Tim Brasil e Gvt, che vengono ritenuti perfettamente complementari. L’unica possibilita’ per Telefonica, in modo da non uscire sconfitta proprio ad opera di Telecom, di cui e’ maggior azionista, e’ un’offerta per Gvt a cui il board di Vivendi non potra’ dire di no. Quindi i manager di Telefonica starebbero già studiando l’eventuale rilancio su Gvt. Per questo obiettivo Telefonica starebbe parlando con diverse banche che dovrebbero strutturare l’offerta dal lato finanziario: si parla di due banche americane (fra cui Jp Morgan), delle banche spagnole (Bbva e Santander molto attive in Sudamerica) e delle maggiori banche brasiliane, con l’esclusione del Bradesco.