Il colosso delle comunicazioni transalpino Vivendi prova a studiare un processo di valorizzazione della controllata brasiliana nella telefonia fissa e nella fibra ottica Gvt. E Tim Brasil, controllata di Telecom Italia, sembra piu’ vicina a un matrimonio con Gvt con un’offerta mista azioni-cash. Secondo indiscrezioni raccolte da Il Sole 24 Ore, la casa madre francese avrebbe infatti deciso di rompere gli indugi e di prendere in esame tutte le opzioni per il proprio business brasiliano nelle telecomunicazioni.
Un incarico, volto a studiare le possibili opportunità, potrebbe essere affidato secondo i rumors alla banca d’investimento statunitense Moelis & Company. A indicare questa ipotesi, l’altro ieri, è stato il giornale transalpino La Lettre de L’Expansion.
A riflettere sulle ipotesi per Gvt e a optare per questa decisione sarebbe stato lo stesso finanziere e imprenditore francese Vincent Bolloré, presidente del supervisory board di Vivendi.
Ora resta da capire quale scenari potrebbero aprirsi, ma ormai sembra arrivato il tempo delle decisioni sulla strategia di Vivendi in Brasile. Un possibile cambio di marcia che potrebbe coinvolgere anche Tim Brasil, la seconda compagnia di telefonia mobile brasiliana controllata di Telecom Italia.
Non è infatti ancora chiaro se Vivendi deciderà di avviare un processo su Gvt aperto a tutti gli operatori del mercato brasiliano oppure se valuterà soltanto la fusione con un altro gruppo. Due anni fa proprio Vivendi aveva già provato a organizzare un’asta su Gvt, andata però deserta viste le richieste di prezzo del gruppo francese.
Bolloré di recente si è comunque più volte detto favorevole a un matrimonio per Gvt rispetto a una vendita. In quest’ultimo caso una fusione con Tim Brasil potrebbe essere la soluzione più favorevole per la stessa Vivendi, visto che contatti in questa direzione sono già stati avviati negli scorsi mesi dall’amministratore delegato di Telecom, Marco Patuano.
Secondo diverse banche d’affari, Gvt rappresenta inoltre un asset complementare a Tim Brasil e una combinazione dei due operatori avrebbe senso. Di sicuro, la situazione pare sul punto di sbloccarsi. Resta da capire quale sarà la posizione di Telefonica nel caso ci dovesse essere un’accelerazione delle trattative fra Gvt e Tim Brasil, visto che il gruppo iberico di César Alierta è azionista di Telecom Italia ma anche concorrente del gruppo italiano in Brasile dove già possiede Vivo.
Se si dovesse concretizzare una fusione tra Gvt e Tim Brasil, verrebbe infatti a cadere definitivamente l’ipotesi di uno spezzatino delle attività della controllata di Telecom fra gli altri operatori della telefonia mobile brasiliana (cioè Oi, Claro-America Movil e Vivo). All’opzione si è sempre opposto l’amministratore delegato di Telecom Italia Patuano e ha visto contraria la stessa Gvt, che riguardo al possibile break-up ha parlato di «un danno irreparabile e inaccettabile per il mercato brasiliano».