Il magnate George Soros punta a comprare un miliardo di palazzi dello Stato italiano

Anche il magnate George Soros fa rotta sul patrimonio dello Stato italiano. Soros, tramite il suo fondo Quantum Strategic Partners, avrebbe infatti fatto un’offerta per il portafoglio di palazzi che fanno parte del fondo immobiliare Fip (Fondo immobili pubblici), gestito dalla Sgr Investire Immobiliare (la società controllata dalla Banca Finnat della famiglia Nattino). Nel pacchetto di immobili ci sono uffici ministeriali e dell’agenzia delle entrate ma anche caserme e uffici della Guardia di Finanza e dell’esercito. Per il Quantum Fund di George Soros e’ la seconda operazione allo studio in Italia dopo quella conclusasi con successo il marzo scorso quando i veicoli di George Soros hanno acquistato il 5% di Igd – Immobiliare Grande Distribuzione Siiq, cioe’ uno tra i principali player in italia nel settore immobiliare della grande distribuzione controllato dalle cooperative. Soros, negli ultimi mesi, ha infatti accresciuto il peso dei suoi investimenti nell’immobiliare in Europa, valutando che ci siano soprattutto buone occasioni in Italia e Spagna.
Quantum Strategic Partners sarebbe uno dei tre soggetti in lizza nell’asta: gli altri due contendenti sarebbero i fondi americani Blackstone e Cerberus. Di recente è infatti finito sul mercato un portafoglio di Fip di oltre una ventina di immobili. I portafogli in vendita avrebbero diversi perimetri: il pacchetto piu’ corposo di asset avrebbe un valore che sarebbe attorno agli 800 milioni di euro.
Dei tre contendenti, secondo indiscrezioni, proprio Blackstone sarebbe quello al momento piu’ aggressivo: il fondo Usa punterebbe a fare massa critica in Italia, dove e’ rappresentato dal manager Paolo Bottelli, puntando sugli immobili che hanno la garanzia di avere lo Stato come affittuario. Il processo di vendita sul Fondo immobili pubblici, affidato all’advisor Cbre, e’ partito nel maggio scorso e i fondi statunitensi sembrano avere il ruolo di protagonisti. Fip è il primo fondo immobiliare promosso nel 2004 dallo Stato italiano, che vi ha inserito 394 immobili sul territorio nazionale per un valore di portafoglio di circa 3,9 miliardi di euro. Le prime cessioni sono iniziate nel 2007, quando Investire Immobiliare ne ha dismessi in modo progressivo circa 150 per un controvalore di oltre un miliardo di euro. I 21 asset del portafoglio, che sono oggetto dell’asta gestita dall’advisor Cbre, sono distribuiti su tutto il territorio italiano e ad occuparli sono in particolare uffici della pubblica amministrazione (agenzia delle Entrate, agenzia delle Dogane, Inail, Inps, ministero dei Trasporti, ministero del Lavoro) oltre a caserme e uffici della Guardia di Finanza.