Va in porto l'Opa su Sicit. Il ruolo di Intesa Sanpaolo

Va in porto l’Opa su Sicit. Circular BidCo, promotrice dell’Opa volontaria totalitaria sulle azioni Sicit, ha superato infatti la soglia del 95% del capitale che fa scattare il cosiddetto “squeeze out”, ovvero il diritto di acquistare tutte le azioni di Sicit ancora in circolazione al prezzo di 16,80 euro, lo stesso dell’Opa il cui periodo di riapertura delle adesioni si è chiuso definitivamente venerdì scorso.
Circular BidCo arriverà così a detenere il 100% di Sicit delistata. Si potrà pertanto realizzare in pieno l’obiettivo dichiarato di arrivare al controllo indiretto paritetico (50 e 50) di Sicit da parte di Intesa Holding, la società degli imprenditori conciari vicentini già maggiore azionista di Sicit e aderente all’Opa, e NB Renaissance, società di private equity cui fa capo Circular BidCo.
L’offerta si è sbloccata lo scorso 6 luglio quando i due azionisti hanno alzato con un rilancio a 16,80 euro per azione l’offerta pubblica d’acquisto per arrivare al controllo di Sicit e hanno prorogato il termine dell’offerta. Per ciascuna azione Sicit Group,sono stati offerti 16,80 euro, con un rialzo di 1,35 euro (+8,7%) rispetto al corrispettivo di 15,45 euro offerto inizialmente al netto del dividendo 2020 pari a 0,55 euro.
L’offerta migliorata ha così convinto anche chi nelle scorse settimane aveva mostrato scetticismo relativamente alla congruità del prezzo, anche in relazione a una possibile offerta concorrente della multinazionale Syngenta, poi non andata in porto. Hanno progressivamente consegnato le azioni Promosprint Holding (che possedeva l’8,46% % di Sicit), promotore della Spac SprintItaly con cui la società aveva condotto la business combination nel maggio 2019 per sbarcare su Aim Italia, per poi passare al segmento Mta nel giugno 2020.
Ma negli ultimi giorni hanno aderito anche buona parte degli istituzionali (che nel complesso avevano il 25%) , mentre già prima erano state portate all’offerta i pacchetti azionari di Intesa Sanpaolo Private Banking, di Banor . Alla fine del riassetto NB Renaissance e l’azionista Intesa Holding avranno quote paritetiche, ma quest’ultima avrà il diritto di esprimere il management.
I due azionisti porteranno avanti insieme lo sviluppo di Sicit, anche tramite acquisizioni, campione dell’economia circolare e leader mondiale della tecnologia di trasformazione dei residui dall’attività conciaria in biostimolanti per l’agricoltura e additivi per la produzione del gesso. Nell’operazione Intesa Sanpaolo-Banca Imi è stata advisor e anche finanziatrice assieme a BancoBpm.