Fase due per la possibile cessione del gruppo Lutech, azienda leader nel mercato italiano nei servizi di consulenza, system integration e It outsourcing, controllata dal fondo di private equity One Equity Partners.
Al lavoro è la banca d’affari statunitense Raymond James, dopo che nei mesi passati a One Equity erano arrivate alcune manifestazioni d’interesse, senza però passaggi formali successivi. In corsa, al momento, ci sarebbero sia gruppi strategici sia finanziari: Atos, ma anche fondi di private equity come Apax, Blackstone e Cinven oltre a Bregal Investments. Infine in corsa ci sarebbe Engineering, controllata di Bain Capital e di Nb Renaissance. Le offerte sono attese nelle prossime settimane.
Lutech è passata sotto il controllo di One Equity Partners nel luglio del 2017. A venderla era stata Laserline, la holding del fondatore Enrico Magni. L’operazione era avvenuta dopo che lo stesso Magni aveva ricomprato il 19% della società in portafoglio ad Hat Orizzonte sgr.
Lutech, dall’ingresso di One Equity, ha avuto una forte crescita: con ricavi più che raddoppiati (da circa 170 milioni nel 2016 a circa 440 milioni nel 2019 con 57 milioni di Ebitda) e con all’attivo 14 acquisizioni . L’obiettivo è arrivare a un giro d’affari di circa un miliardo di euro tramite crescita sia organica e sia tramite ulteriori acquisizioni.
L’M&A è stato intenso negli ultimi anni. Nel 2018 è stata rilevata la genovese Diem Technologies, specializzata in sistemi di comunicazione satellitari e digital broadcasting, ma anche il gruppo Tecla.it, azienda specializzata nel digital commerce. Nel 2019 Lutech ha invece comprato lo storico system integrator Disc e, sempre nello stesso anno, sono entrate nel gruppo Finance Evolution, Enigen e la padovana Mediana.
Nei mesi scorsi si era parlato anche di un possibile doppio binario per Lutech. Era infatti stata ventilata una eventuale combinazione di Lutech con Techedge, ma l’Opa su quest’ultima da parte di One Equity Partners non è andata come era nelle previsioni iniziali.