Matrimonio BancoBpm-Credit Agricole, in campo gli advisor Lazard e Rothschild

Ha avuto un’accelerazione in questi giorni il progetto di possibile unione tra BancoBpm e le attività italiane di Credit Agricole. E gli advisor sono ai nastri di partenza.
Ormai da qualche settimana il gruppo guidato da Giuseppe Castagna avrebbe affidato un mandato alla banca d’affari Lazard, incarico esplorativo e allargato anche a possibili altri fronti di aggregazione. Banco Bpm, nelle settimane passate, avrebbe avuto contatti anche con UniCredit.
Lazard è stata spesso utilizzata come advisor dalla banca milanese negli ultimi anni: già al tempo della trasformazione in Spa e del matrimonio con Banco Popolare, era stata scelta assieme a Citi.
Al contrario, Credit Agricole , secondo le indiscrezioni, avrebbe quasi definito l’advisor a cui affiancarsi: in pole position ci sarebbe Rothschild, coinvolgendo la sede di Parigi della banca d’affari e allo stesso tempo la sede italiana. Ma in campo restano anche Morgan Stanley e JpMorgan.
Tra i temi principali da esaminare ci sono i rapporti di forza successivi alla combinazione. Credit Agricole possiede Cariparma, Friuladria e Agos di cui detiene il 61%, mentre il Banco ha il 39%. Del gruppo franco-italiano la capogruppo francese possiede l’85%, mentre il 15% è diviso tra le Fondazioni di Parma, La Spezia, Piacenza. Nel BancoBpm, il primo socio è invece Capital research con il 4,99%, mentre c’è una presenza di Fondazioni guidate da Crt, che vanta l’1,9% e insieme alle altre (Lucca con l’1,2%, Alessandria lo 0,5% e Cariverona lo 0,5%) riunisce il 4,1% circa.

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