Proprio nel giorno in cui Investindustrial lancia un importante fondo assieme a Cic e a Unicredit, per investire sulle aziende italiane interessate ad espandersi in Asia, lo stesso gruppo fondato da Andrea Bonomi (nella foto) lavora a altri dossier.
Oggi è stata annunciata l’acquisizione del business di CSM Ingredients, dal gruppo CSM Bakery Solutions Limited e dalle sue controllate, fornitrici di soluzioni per la panificazione detenute da veicoli di investimento affiliati a Rhône Capital. CSM Ingredients comprende le attività e gli asset europei e internazionali di CSM Group dedicati agli ingredienti per la panificazione.
L’operazione rappresenta un’opportunità unica per creare una piattaforma europea che consentirà a CSM Ingredients di rafforzare il suo ruolo quale principale consolidatore nel settore degli ingredienti alimentari. L’Italia, mercato particolarmente frammentato e contraddistinto da piccoli operatori, sarà l’area chiave verso la quale sarà indirizzata questa espansione e attività di crescita anche per linee esterne. L’obiettivo è arrivare a costituire un gruppo pan-europeo con un ruolo sempre più significativo in Italia che si stima possa piu’ che raddoppiare le vendite rispetto alla situazione attuale.
Ma c’è un altro dossier, seppur piccolo ma strategico, che sta portando a termine Intestidustrial. Si tratta di un’operazione tramite il quale la società d’investimento punta a comprare Comprital, azienda attiva nella produzione di basi e paste per gelato artigianale, gelateria e pasticceria. Secondo Mergermarket, Investindustrial sarebbe in esclusiva e punta a chiudere l’operazione entro dicembre. Inoltre Investindustrial ha un’altra società nello stesso settore, cioè Italcanditi.
Comprital sarebbe assistita sul processo da Fieldfisher e da Lazard. Offerte per Comprital sono arrivate nei mesi passati anche da Carlyle e altri private equity, oltre che da gruppi industriali. Comprital è una piccola azienda ma attiva in un settore interessante, venuto alla luce anche con la crisi del Covid: lo scorso esercizio ha generato 4 milioni di Ebitda e 26 milioni di giro d’affari con un 70% di export al di fuori dell’Italia.