Granarolo cede le attività non core-business e punta ad uscire dalla pasta fresca

Il gruppo Granarolo, colosso italiano del latte, si concentra sul core business. E punta a cedere le attività che esulano dall’attività principale. E’ all’interno di questa strategia la mossa con la quale la cooperativa emiliana sia organizzando una procedura per vendere Pastificio Granarolo, affidando un incarico all’advisor Euromerger.
Pastificio Granarolo ha un fatturato di circa 8 milioni euro e un ebitda margin del 7 per cento. L’impianto ha un’estensione di 9mila metri quadrati ed è attivo in maggioranza nella pasta all’uovo (dalle tagliatelle alle fettuccine). I suoi prodotti vengono venduti per l’80 per cento in Italia e per la parte restante su diversi mercati (esportando in Germania, Belgio, Canada, Inghilterra). Si tratta di una piccola realtà che però potrebbe interessare ad altri gruppi industriali. I teaser sono in circolazione.
Granarolo ha deciso di cedere negli ultimi mesi alcune sue attività, tra le quali anche Pandea, specializzata nella produzione di prodotti da forno (con e senza glutine) e con un giro d’affari di 11 milioni.