La cordata Ardian-Predica (assieme a Unicredit e Nomura) vicina all'esclusiva sulle torri Tim-Vodafone

La cordata tra il private equity francese Ardian e il gruppo assicurativo Predica sarebbe vicina ad avere un’esclusiva per trattare il 25% della società delle torri creata da Tim e Vodafone. L’esclusiva non sarebbe ancora stata ottenuta, ma il consorzio sarebbe avvantaggiato rispetto agli altri gruppi in gara. Il consorzio Ardian-Predica, secondo i rumors, avrebbe ottenuto l’appoggio di Unicredit, sul lato dei finanziamenti, e avrebbe come consulente finanziario Nomura.

Bisognerà comunque attendere il fine settimana per avere maggiori dettagli sulla possibile operazione. L’ingresso nel capitale di Inwit del consorzio tra Ardian Infrastructures e Predica (ramo assicurativo del colosso bancario transalpino Credit Agricole) è infatti collegato al via libera della Commissione europea sull’operazione da 10 miliardi con cui Vodafone ha fatto confluire in Inwit la sua attività nelle torri. A giorni ci potrebbe essere il verdetto: venerdì è attesa la pronuncia dell’Antitrust dell’Ue sul progetto di incorporazione degli asset di Vodafone in Tim.
In caso di esito positivo del fascicolo aperto dall’Unione europea, anche se potrebbe essere richiesta la cessione di alcune attività, l’ingresso del socio di minoranza per Inwit potrebbe dunque avere un’accelerazione. L’acquisto della quota del 25% potrebbe valere meno di 2 miliardi, incluso parte del debito di Inwit.
Ardian e Predica, due rilevanti investitori nel settore europeo delle infrastrutture, hanno già effettuato diverse operazioni in comune: lo scorso anno in Spagna in ambito autostradale e nel settore dei tunnel. Inoltre hanno investito assieme nell’operatore leader mondiale dei parking Indigo (ex-Vinci Park), messo poi in vendita nel 2018.
Tra gli altri soggetti in gara, oltre a Ardian-Predica, c’era anche il fondo di private equity statunitense Kkr, impegnato però ora sul dossier della rete unica, per la quale è stato prescelto da Telecom. Il progetto di Tim e Vodafone è stato presentato alla fine dello scorso anno:le due società puntano ad integrare le rispettive infrastrutture di rete in Inwit, dando vita alla più grande towerco italiana e la seconda in Europa con oltre 22.000 torri.
Tim e Vodafone controlleranno quindi congiuntamente la nuova Inwit con una partecipazione paritetica nel suo capitale pari al 37,5% ciascuna, con la possibilità di ridurla nel tempo fino al 25 per cento. Vodafone utilizzerà i proventi generati dalla transazione per ridurre il debito. Grazie a questa operazione è anche atteso che il debito di Tim si riduca nel tempo di oltre 1,4 miliardi di euro. Nel disegno finale è previsto che un socio di minoranza, quindi un fondo infrastrutturale, diventi partner. Al lavoro sulla cessione della quota del 25% di Inwit ci sono gli stessi advisor che hanno seguito l’operazione di fusione per conto di Tim e Vodafone: cioè Banca Imi, Bank of America-Merrill Lynch, Goldman Sachs e Ubs.