Tanto tuonò che, alla fine, piovve. Non siamo ancora a questo livello, ma qualche nuvola sembra esserci all’orizzonte. La Consob, presieduta da Paolo Savona, avvia approfondimenti sulle parole di Luigi Di Maio di due settimane fa relative al gruppo Atlantia. Consob “ha infatti avviato entro i limiti e la segretezza previsti dalle leggi, i necessari approfondimenti amministrativi per ricostruire analiticamente il contesto informativo, verificarne la correttezza e il conseguente impatto
sul regolare funzionamento e sull’integrità del mercato”. E’ quanto si legge nel testo della lettera di risposta a Raffaella Paita del Pd, firmata da Paolo Savona, sulle esternazioni del vicepremier Luigi Di Maio su Atlantia e le fluttuazioni del titolo in Borsa. “I competenti uffici – prosegue Savona – stanno seguendo l’istruttoria relativa all’emittente quotato Atlantia, al fine di acquisire ogni elemento utile per le indagini su possibili ipotesi di abusi di mercato”.
Proprio questa rubrica in un articolo dal titolo emblematico lo scorso 28 giugno (“L’effetto boomerang delle dichiarazioni di Di Maio su Atlantia ed Alitalia”) aveva stigmatizzato le parole di Di Maio. Il ministro aveva infatti detto che “sulla questione di Atlantia, se abbiamo detto a Genova che revocavamo le concessioni autostradali, il giorno in cui, come governo, in maniera coerente lo faremo, quell’azienda, Benetton, avrà delle difficoltà, perderà valore in borsa. Se li mettiamo dentro Alitalia, faranno perdere valore anche ad Alitalia”, sostenendo che in caso di revoca “Atlantia è decotta, non può essere coinvolta” nella partita per l’aviolinea, per la quale una parte del governo vorrebbe proprio coinvolgere la holding dei Benetton. A quelle dichiarazioni era seguita la discesa del titolo Atlantia in Borsa. Ora la Consob avvia approndimenti, non sembra proprio un’indagine, ma un faro acceso con attenzione sulla vicenda. E a farlo è proprio Savona, che a presidente della Consob è stato messo dal Governo in carica.