Autogrill gioca la partita francese per crescere nelle attività in concessione all’estero e presenta la sua offerta per le attività di Areas, che il colosso francese della ristorazione Elior punta a vendere. Ma la sua offerta dovrà vedersela con quelle presentate da tre fondi di private equity: cioè, secondo le indiscrezioni, Carlyle e Pai, in cordata, e Lonestar.
Elior vuole liberarsi della sua gamba delle concessioni e in questa mega-operazione, dalla quale i francesi si attendono di incassare 1,3 miliardi di euro, è affiancata da due banche d’affari: Morgan Stanley e Bnp Paribas.
Gli analisti, al contrario, valutano Areas, che genera utili per circa 200 milioni di euro, tra le 7,5 e le 10 volte l’Ebitda comparate alle 8-11 volte di Autogrill o del gruppo inglese Ssp.
Secondo Reuters una short list dei potenziali acquirenti preferiti verrà scelta probabilmente entro il mese di marzo.
Le offerte da parte di Autogrill e dei fondi sarebbero, secondo le indiscrezioni, prudenti e sotto la soglia richiesta di 1,3 miliardi di euro. Resta da capire, dunque, se un’offerta sotto le attese convincerà comunque Elior a vendere Areas.
C’è da dire però che l’operazione potrebbe richiedere un «equity ticket», cioè una componente di risorse proprie, abbastanza basso da parte del potenziale acquirente, sia nel caso di aggiudicazione dell’asta da parte dei fondi di private equity sia nel caso il vincitore fosse Autogrill. Secondo i rumors grandi banche internazionali sarebbero infatti pronte a finanziare l’acquisizione del potenziale compratore per la parte maggioritaria del valore dell’offerta.
L’operazione della stessa Autogruill potrebbe dunque essere realizzata con un prestito di un pool bancario e senza necessità di un aumento di capitale da parte dell’azionista Edizione.
Al contrario il business delle concessioni può essere considerato un business ideale per i fondi di private equity in quanto i flussi di cassa futuri sono facilmente prevedibili.
In gioco ci sono attività in concessione comprese nel gruppo Areas, che gestisce oltre 2100 punti vendita in 13 paesi in tutta Europa, con l’aggiunta di Stati Uniti, Messico e Cile: la divisione ha riportato un margine operativo lordo di 196 milioni di euro su vendite per 1,8 miliardi nell’esercizio 2017-2018. Gli aeroporti e le autostrade contano, rispettivamente, il 47% e il 32% delle vendite.
Dal punto di vista geografico, la Francia vale il 36% dei ricavi e il 34% della redditività in termini di margine operativo lordo. Le altre principali aree sono l’Italia (rappresenta il 10% del fatturato nel 2017, con il marchio My Chef), la Spagna e il Portogallo (con il 27%), gli Stati Uniti (13%) e l’America Latina.
Proprio Autogrill sembra interessata soprattutto agli asset statunitensi di Areas, che potrebbero avere infatti più sinergie di costo, e una maggiore remunerazione del capitale investito.