Esito a sorpresa nella querelle Esselunga tra i figli di primo letto e di secondo letto di Bernardo Caprotti. Marina Caprotti e la madre Giuliana hanno infatti proposto a Giuseppe e Violetta Caprotti (figli del primo matrimonio) di comprare la minoranza (il 30%) posseduto in Esselunga. Il prezzo verrà definito da 3 arbitri-valutatori indipendenti. La quota potrebbe valere 1,2 miliardi, data una valutazione complessiva di Esselunga di 4 miliardi.
Con questa mossa a sorpresa tramonta la quotazione in Borsa, che era voluta soprattutto da Giuseppe e Violetta, mentre Marina e Giuliana andrebbero al 100% del gruppo.
A questo punto, secondo i rumors di mercato, si aprono altri scenari. Ovvio pensare che nel momento in cui Marina e Giuliana Caprotti andranno al 100% dell’azienda, potrebbero cedere una quota (una minoranza o addirittura l’intero controllo) a un gruppo terzo. La minoranza potrebbe ad esempio interessare a un fondo sovrano. In passato proprio lo scomparso Bernardo Caprotti aveva sondato l’interesse di gruppi industriali (come Walmart) ma anche di grandi private equity (come Cvc e Blackstone). Diventa quindi probabile che in un futuro neanche lontano Esselunga possa aprire il capitale (in minoranza o totalmente) a nuovi investitori.