Versace, continua la corte serrata di Pinault: il nodo del prezzo

Che succede a Versace? Continuano ormai dall’estate a circolare rumors su avance di gruppi strategici e industriali per la maison della Medusa. Secondo le ultime indiscrezioni ci sarebbero stati colloqui con il colosso del lusso transalpino Kering. Resta da capire a che punto siano le discussioni e se potrebbero essere (o meno) finalizzate.
Uno dei nodi da sciogliere resta comunque la valutazione di Versace da parte di un possibile compratore. La società sembra sulla strada per un rilancio: il bilancio consolidato del 2017 è stato archiviato con utili netti di 15 milioni (di cui 14,8 di pertinenza del gruppo), rispetto alla perdita di 7,4 milioni dell’anno precedente e a fronte di un indebitamento finanziario netto pari a poco più di 10 milioni con ricavi dell’attività caratteristica per 668 milioni. Secondo alcuni addetti ai lavori la famiglia Versace, tra cui Santo, punterebbe a una valutazione di Versace ben superiore al miliardo di euro.
Attualmente la maison vede come maggiore azionista la holding Givi (con i fratelli Santo e Donatella Versace e Allegra, figlia di Donatella) con l’80% delle azioni, mentre la quota restante, il 20 per cento appunto, è del fondo Blackstone, che punta ad uscire dall’investimento nel medio periodo.