Dopo il nulla di fatto di giugno della prima gara per i diritti di Serie A 2018-2021, andata deserta con la sola eccezione di Sky, la Lega calcio ci riprova con un secondo bando per l’assegnazione dei diritti di trasmissione della Serie A in scadenza il 22 gennaio riservato a operatori di comunicazioni e intermediari indipendenti. L’obiettivo è raggiungere un incasso complessivo di 1,05 miliardi di euro. Sono diversi pacchetti disponibili, con l’advisor Infront e la Lega Calcio che hanno tentato di rendere più varia l’offerta rispetto alla prima gara. Il bando dei diritti di Serie A, prevede 3 pacchetti da 8 squadre per il satellite, il DTT ed Internet (A,B, C) e due pacchetti per le rimanenti 12 squadre, in esclusiva (D1,D2) per tutte le piattaforme.
La base di asta per il DTT (pacchetto B) è di 260 milioni ed include 8 squadre, di livello leggermente migliore rispetto al bando di maggio (per il primo anno sarebbero Juve, Inter, Milan, Napoli, Lazio, Fiorentina, 1 neopromossa e una di bassa classifica). Inoltre, è prevista la portabilità su 4 devices in streaming, oltre al device principale, consentendo, quindi, la possibilità di visionare le partite su tablet/pc/mobile, opzione non inclusa nel bando di maggio.
Nel periodo 2015-18, Mediaset ha speso 378 milioni a stagione e quindi potrebbe risparmiare circa 100 milioni, mantenendo un’offerta simile per squadre e devices utilizzabili.
Sky invece per mantenere l’attuale offerta con tutte le 20 squadre dovrebbe spendere 570 milioni annui (260 mn per il pacchetto A e 310 per il D1-D2), in linea con il suo attuale costo (+60 milioni per le interviste a bordo campo). Il maggiore incasso atteso dalla Lega, con una base di asta a 1,05 miliardi, rispetto ai 950 milioni a stagione attualmente incassati da Mediaset e Sky, dovrebbe quindi essere assicurato dal pacchetto internet/tlc (sempre 8 squadre, ma base di asta a 160 milioni).
Se non fosse raggiunto il valore della base di asta, la lega potrebbe cedere tutti i diritti di tutte le 20 squadre a degli intermediari.
Secondo gli analisti di Equita il pacchetto per il DTT ci pare migliorativo rispetto a quello andato deserto, perché il livello delle squadre è leggermente migliore ed
assicura la portabilità su tablet, pc e cellulari. L`interesse di Mediaset sembra invece tattico e quindi potrebbe partecipare all`asta solo nel caso in cui il prezzo pagato permetta a Premium di raggiungere il breakeven.
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