Poste Italiane accelera sullo sviluppo delle sue attività nella logistica. E lo fa tramite acquisizioni. Come anticipato dal Sole 24 Ore due giorni fa, Poste sarebbe in dirittura infatti per acquisire il Gruppo Plurima, fornitore di servizi di logistica sanitaria, trasporti, outsourcing amministrativo e gestione documentale per pubblica amministrazione e aziende private, che fa capo alla famiglia Marconi e vede in minoranza con il 31% del capitale il fondo di private equity francese Siparex.
Secopndo i rumors, Poste alla fine avrebbe prevalso un gruppo strategico, che avrebbe quindi avuto la meglio sui tanti private equity in gara, cioè Chequers Capital, Clessidra, Iter Capital, il Fondo Italiano d’Investimento e, infine, Nextalia.
Al lavoro, da alcuni mesi, era l’advisor finanziario Vitale. Il gruppo Plurima ha una posizione di leadership nel suo settore: fondata negli anni 80, ha quartier generale a Corciano, in provincia di Perugia.
Negli ultimi anni Plurima ha evidenziato una crescita del giro d’affari con tassi a doppia cifra. Ha raggiunto quasi 50 milioni di fatturato nel 2020, mentre nel 2021 il fatturato dovrebbe superare i 65 milioni di euro. In crescita anche la marginalità del gruppo con un Cagr (tasso composto di crescita annuale) che è attorno al 32 per cento: l’Ebitda margin si attesta attorno al 17 per cento. Attualmente il giro d’affari vede una netta prevalenza, in termini percentuali, della logistica ospedaliera: il 70% del giro d’affari è infatti generato da questa voce, mentre il restante 30% deriva dalla gestione documentale per la sanità pubblica e privata.
Il gruppo attualmente può contare su oltre 600 clienti e su una presenza capillare nel Nord Italia e nel Centro Italia. Plurima, in questi anni, è cresciuta sia per acquisizioni sia per via organica. Nel 2019 è stata rilevata Log-Os, società specializzata in logistica sanitaria, che faceva parte del gruppo Zanardo Servizi Logistici.