Il gruppo infrastrutturale F2i, guidato da Renato Ravanelli, valuta opzioni strategiche per la controllata Irideos, il polo italiano dell’Ict nato nel maggio del 2018 dall’aggregazione di alcune società italiane del settore: cioè Infracom, KpnQWest Italia, MC-link, Enter e BigTlc, tutte controllate proprio di F2i sgr e del fondo Marguerite, a cui si sono aggiunte poi nel corso del tempo Clouditalia e la sua controllata Noitel Italia. Secondo indiscrezioni, i soci di F2i avrebbero infatti affidato un mandato a Mediobanca e a Ing (che è anche banca finanziatrice dell’infrastruttura) per studiare le ipotesi di valorizzazione di Irideos, compresa una cessione nel corso del 2022.
L’incarico alle due banche avviene anche in seguito alle manifestazioni d’interesse ricevute nei mesi passati da alcuni fondi di private equity.
Nello scorso autunno si sono infatti concretizzati per Irideos gli interessi di alcuni grandi investitori esteri, tra i quali il private equity americano Grain Capital. Da quest’ultimo non sarebbe arrivata un’offerta concreta, anche se le indiscrezioni di ottobre riferivano di una valutazione indicativa dell’azienda di circa 400 milioni di euro, ma su questa cifra non esiste alcuna conferma.
In corsa, tra i potenziali interessati, c’era anche un altro investitore estero, l’americano Ipi Partners, ben noto tra i confini italiani dopo che nel marzo scorso ha annunciato l’acquisizione di Supernap Italia, società specializzata nella progettazione, costruzione e gestione di ecosistemi di datacenter in Italia e che gestisce dalla fine del 2016 il datacenter di Siziano (Pavia), cioè il più avanzato datacenter del Sud Europa
Ora, con il nuovo anno, nel processo gestito dai consulenti Mediobanca e Ing potrebbero intervenire altri i fondi di private equity, interessati ad acquisire un importante operatore dell’information and communications technology.
Irideos è nata da una serie di aggregazioni di rilievo. F2i sgr ha prima comprato il 90% di KpnQuest Italia nel 2017, tramite il veicolo F2i Fiber, controllato all’80% dal secondo fondo F2i e al 20% da Marguerite Infrastructure Italy.
Da allora è iniziata una serie di aggregazioni. Ancora nel 2017, F2i Fiber, ha comprato infatti il 97% di Infracom e, poco dopo, è stata rilevata Mc Link, quotata all’Aim Italia, che è stata poi delistata da Piazza Affari.
Infine Irideos nel 2018 ha comprato anche Enter e, nello stesso anno, ha portato nel perimetro del gruppo pure Clouditalia, rilevata dal fondo J Hirsch & Co. Attualmente il gruppo Irideos, diventato uno dei maggiori player italiani del settore, è controllato al 78,4% da F2i sgr e partecipato al 19,6% dal fondo Marguerite.